La sezione Lifestyle dell’Inquirer ha pubblicato una recensione dello show della band a Manila
Cominciamo da un palco enorme, sfondi rotanti e cornici multiple. Se questo non è abbastanza per farvi battere forte il cuore, allora aggiungeteci una serie di luci e grossi altoparlanti, siete pronti?
Che lo show abbia inizio!
Non avrei mai pensato di poter vedere davvero uno show degli A7X qui nelle Filippine. Ho sempre visto i loro concerti solo su youtube, e anche se ci sono stati molti gruppi stranieri qui a Manila non avrei mai pensato che sarebbero stati uno di questi. Non sono mainstream e la gente non ha molta familiarità con loro, ne tanto meno con le loro canzoni. Tuttavia, guardando la folla nella Smart Araneta Coliseum, ho visto che hanno un sacco di sostenitori fedeli che conosco tutte le canzoni del loro repertorio. Ogni persona li dentro quella sera era un fan. E alla fine dello show, ognuno ragazzo o ragazza che fosse, aveva visto il suo sogno avverarsi.
I cancelli sono stati aperti alle 18.30 e si potevano vedere i fans girovagare per la zona Patron degli stand aspettando la rockeggiante performance che questa band da sempre. Alle 20 lo show è stato aperto dagli Slapshck che hanno dato il benvenuto alla folla e l’hanno allietata con le loro canzoni. Jamir Garcia ha cantato con cosi tanta passione da riuscire ad amplificare l’energia che aveva già invaso tutto il Coliseum.
Luci spente, fans urlanti e la spettrale musica dell’intro di Nightmare diffusa come una ninnananna dagli altoparlanti. Gates si appropria del suo solito posto d’apertura al centro e al suo segnale lo show ha inizio. La gente è stata trasportata in un mondo dove gli Dei del rock suonano in mezzo alla gente e la musica rock è linguaggio universale. E’ stato surreale.
Dopo Nightmare è stata la volta di Critical Acclaim, personalmente una delle mie preferite. E’ una canzone potente, che è riuscita a portare l’energia della folla a livelli ancora più alti. Con il tempo anche il terzo bravo, Welcome to the Family, è stato suonato, mi sono sentito come dopo una corsa di 5 KM.
La band ha suonato alternativamente canzoni del nuovo album e canzoni da quelli precedenti. Ovviamente hanno suonato le loro canzoni più popolari, assicurandosi che gli spettatori assistessero ad uno spettacolo eccezionale.
E gli Avenged Sevenfold non falliscono mai nel dare uno show fantastico in ogni città in cui si esibiscono, e Manila non è stata un’eccezione. Hanno vinto il Revolver Golden Gods Awards 2012, come miglior band live, e giudicando quello che hanno fatto a manila quella sera, se lo meritano davvero.
Ogni membro della band è uno showman, danno costantemente tutti se stessi in quello che fanno. M. Shadows ha cantato alla perfezione e con entusiasmo, vagando per tutto il palco. Zacky Vengeance ha ottenuto un reggiseno lanciato ai suoi piedi da una fans appassionata, con la sua bellezza e il suo talento, cosa vi aspettate? J.Christ era uno spettacolo da vedere con il suo capelli tinti di viola, pizzicava il suo basso in modo perfetto. Arin era altrettanto bravo, dando vita a pezzi di batteria che il precedente batterista, Jimmy Sullivan, aveva creato. E, ovviamente, Gates è stato impareggiabile nei suoi assoli. Non c’è stato un solo momento in cui ha perso una nota. E’ stato incredibile. Quando ho finalmente visto dal vivo la popolare formazione – V, con i duelli di chitarra che solo lui e Zacky possono creare ho avuto un certo timore.
Ero un pò prevenuto, la mia attenzione era stata quasi completamente focalizzata su di lui. E’ uno dei miei chitarristi preferiti ed è difficile spostare lo sguardo dai suoi assoli che lasciano a bocca aperta. Suona con così tanta sicurezza che non potresti mai dubitare del suo taleto. Ed in più, è davvero molto bello. C’è stato un momento in cui ha dovuto portare fuori la sua chitarra per un guasto tecnico, che gli ha fatto perdere metà di un assolo, ma lui dopo ha semplicemente sorriso bonariamente.
Un tipico show degli Avenged Sevenfold include che facciano salire dei fans sul palco per suonare con loro. Due fans hanno avuto la stessa opportunità a Manila. Una ragazza ha cantato con M Shadows, Buried Alive, mentre un ragazzo ha suonato il basso durante, So far away.
Per un musicista, permettere ad altre persone di usare i propri strumenti è sempre un grosso problema. E’ come permettere a qualcun’altro di prendere in prestito il tuo pettine o usare il tuo spazzolino. Ma Johnny è stato così carino a riguardo, seduto sul bordo del tamburo, sorseggiando vino e annuendo in segno di approvazione mentre il ragazzo mostrava le sue capacità al basso. E’ stato un momento che qualunque fans sarebbe morto per avere. Credo che entrambi non dimenticheranno mai il 26 aprile 2012.
Per il loro Buried Alive e Welcome to The Family Tour, un omaggio a The Rev era sempre previsto. Lo sfondo cambiava nell’ormai nota immagine di Jimmy abbracciato ai suoi amici e compagni della band. Quella foto è stata scattata quando erano in tour con l’album City of Evil, e vederla sul palco ti fa capire quando davvero amassero il loro amico. Afterlife e So far away, A little piece of Heaven e Fiction sono state suonate proprio in memoria di Jimmy. Matt ha lasciato la sua parte ad una voce registrata permettendogli di far sentire la sua presenza all’intero del Coliseum. Quando lo show stava per volgere al termine Matt ha chiesto al pubblico se fossero mai stati negli Stati Uniti. Sono rimasto sorpreso di quante mani si sono alzate tra la folla e Matt ridendo ha risposto “Davvero, tutti voi? E qualcuno è mai stato a Las Vegas?” A quel punto ho capito che stavano per cantare Bat Country, ispirata a Las Vegas, per il finale.
Di tutti i concerti a cui sono stato questa è di sicuro la prima volta che ho avuto la schiacciante sensazione che lo spettacolo finisse. Sfortunatamente non potevano continuare a suonare o saremmo crollati tutti esausti con l’energia che hanno mostrato tutta la notte.
I fans gridavano perchè continuasse e loro hanno suonato Fiction e Unholy Confession. Mentre salutavano la folla, la band ha ringraziato gli spettatori filippini, esprimendo tutta la gioia che provavano nell’essere lì e sperando di poter tornare presto. ( Dio, spero proprio che lo facciano! ). Si sono veramente goduti lo show e sono rimasti sorpresi dalla folla. E ci vuole molto per impressionare questa band, credetemi.
Come la serata è finita, cosi la terra si è fermata per 45 minuti permettendomi di vivere una delle mie fantasie. Non hanno bisogno del fuoco sul palco per creare un’esibizione bollente. Con la loro intensità e il loro puro talento, gli Avenged Sevenfold sono stati in grado di dare a Manila una vera indimenticabile, sfolgorante esibizione.
Anita
Collaboratrice dal 2011.