Revolver Magazine: Gates parla dell'album, di Guitar World e del Master Class

In un’intervista rilasciata a Revolver Magazine, Synyster Gates ha parlato del motivo per cui ha voluto essere parte del Master Class di Guitar Center, dell’influenza di suo padre, dello studio di svariati tipi di musica, incluse classica e jazz insieme a Matt, per il nuovo cd, di ciò che i fans possono aspettarsi da “Hail To The King”, del processo di registrazione con Arin, del nuovo taglio di Matt, e tanto altro.
Potete trovare l’intervista qui.
Gli Avenged Sevenfold saranno sulla copertina della rivista in uscita il prossimo 30 luglio.
Ecco di seguito la traduzione dell’intervista:

“Eravamo in studio e non potevamo uscire”, Synyster Gates chitarrista degli Avenged Sevenfold spiega perché lui e i suoi compagni non hanno partecipato quest’anno ai Revolver Golden Gods. “Abbiamo rinviato il termine 3 o 4 volte, così abbiamo pensato di fare il nostro dovere con cura e lavorare sodo”
Possiamo perdonare una scusa simile, se significa che il gruppo metal di Orange County sta finalmente per rilasciare il seguito di Nightmare, Revolver’s 2010 Album dell’anno. Questo nuovo album, Hail to the King, uscirà a fine agosto (la band sarà nella copertina del prossimo numero di Revolver, in uscita il 30 Luglio). E mentre i dettagli come il singolo e i titoli delle canzoni sono segrete per adesso, il chitarrista ha raggiunto Revolver per discutere delle poche cose possibili sull’album, così come il motivo di aver infranto la sua “non dò lezioni” per il suo ultimo progetto, il Guitar Center e Schecter Guitar Master Class con Synyster Gates.
Il Master Class è un progetto dove 10 vincitori potranno ricevere una lezione privata con il chitarrista a Los Angeles, e altri premi. Per partecipare, i fan devono registrare i loro assolo sulle basi di sette classici degli A7X. Gates selezionerà i vincitori e ognuno vincerà un viagggio a LA per il Master Class, un giro al Guitar Center’s Hollywood Vintage Room, una chitarra Schecter Synyster Gates Special, un tour nello stabilimento della Schecter e un kit di accessori Ernie Ball.
Nel frattempo, tuttavia, Gates dice che cercherà di sentire cosa sanno fare gli altri chitarristi con le sue canzoni. “Sono stanco dei fottuti vecchi assoli”, ha detto con una risata. “Non vedo l’ora di sentire qualcosa di nuovo da sangue fresco.”
Perché hai voluto occuparti del Master Class?
Bè, voglio insegnare ai ragazzi, ma voglio farlo nel giusto modo. Guitar Center è stato davvero incredibile con noi e di supporto. E hanno i mezzi per farlo meglio di quanto io possa mai fare. Farlo così ha più effetto che farlo con un video e metterlo su Youtube per tutti. Ho voluto aggiungere un po’ più di classe e brio e Guitar Center era decisamente il giusto collaboratore.
Quale ruolo hai avuto nel concepire il Master Class?
E’ stata una loro idea. Hanno detto: “Fai lezioni?” ho risposto, “Veramente no, non sono bravo in queste cose – allora hanno mi hanno detto – Si tratta di qualcosa di autentico, e se lo rendessimo figo? Parteciperesti?” – A quel punto che mi restava da dire se non “Certo sarebbe fantastico!”
Sembra facile. Cosa speri di insegnare ai vincitori?
Ammetto di esser emozionato all’idea di stare faccia a faccia con un paio di ragazzi, uno alla volta, cercherò di capire cosa cercano e cosa credono che gli manchi. Ricordo cosa significa imparare a suonare, quando capisci i trucchi e la tecnica riesci a trascendere il generico stile e te ne crei uno tutto tuo.
E a te cosa mancava?
Tendo ad essere una persona molto pigra quindi mi mancava qualche tecnica che probabilmente dovrei sapere adesso. Una cosa che ha totalmente cambiato il mio stile quando l’ho appresa è l’economic picking (una tecnica particolare) ora è il mio pane quotidiano. L’ho sostituita a l’alternate picking. Così puoi fare cose diverse, mischiare, aggiungere arpeggi e via dicendo. Ci sono voluti un paio di anni per padroneggiarlo e usarlo.
E’ qualcosa che si potrebbe insegnare agli altri. Hai preso lezioni di chitarra?
No, mio padre (il chitarrista Brian Haner Sr.) era sempre li e mi ha sicuramente influenzato. Fa sempre cose diverse. Ha suonato con Frank Zappa quando aveva appena 17 anni. è un mostro! Ammette però di non essere il miglior maestro del mondo anche se spesso mi ha indirizzato bene. Siamo come migliori amici. Quindi mi ha influenzato mi ha fatto conoscere musica diversa dai Pantera ai Guns, Led Zeppelin e Steely Dan. Mi ha avvicinato anche ad artisti jazz come Wes Montgomery and Joe Pas. Aveva comunque le sue cose da fare non poteva stare li a muovere le dita grassocce di un bambino sulla chitarra. Alla fine sono andato all Istituto di Musica per alcuni mesi e ho studiato jazz. Ho imparato un bel po’ di cose interessanti lì, avrei tanto voluto sapere cosa stavo facendo a quel tempo, così potevo aiutarmi un po’ di più scoprire qualche scorciatoia o roba del genere.
Adesso che sei un chitarrista affermato tuo padre suona con te?
Abbiamo suonato del Gypsy Jazz insieme qualche volta. Praticamente suoniamo ogni volta che ci vediamo, è bello e gratificante. Non è sempre così crescendo. Ma aiuta sempre.
Adesso che parliamo di chitarra, ho sentito tempo fa dei pettegolezzi che dicevano che stai lavorando ad un progetto solista. C’è qualcosa di vero?
No, affatto. Certamente c’ho pensato, come fanno un po’ tutti. Non è che sia un mio sogno scomparso e messo da parte. Piuttosto sono felice di lavorare con i miei miglior amici (negli A7X) E quando compri una casa e inizia ad avere un po’ di successo, vai in giro a far casino, ti sentiresti solo a farlo da te. Mi piace essere ispirato dai ragazzi della band, non abbiamo mai smesso di crescere, nella mia mente e nella mia immaginazione. Quindi non avrebbe senso per me andare a far altre cose, lì ho tutto quello che voglio.
Per questo ultimo cd io e Matt abbiamo studiato qualunque cosa, dalla musica classica al jazz, tutto insomma! Abbiamo studiato tutto quello che ci poteva interessare. E non l’avevamo mai fatto prima. Ci siamo divertiti a fare un cd e altre cazzate. Volevamo proprio migliorare il nostro songwriting e tutta la produzione. Anche guardando come lavoravano le leggende, è sempre stimolante e ispirante. Quindi a parte tutte queste cose, non sento la necessità di fare un disco solista.
Quindi era solo un pettegolezzo?
Ricordo di aver detto qualcosa del tipo – Non posso aspettare per far qualcosa da solo – ma non più di questo
Cosa si può aspettare la gente da Hail to the king?
Penso che il nostro modo di scrivere abbia fatto passi da gigante. Sonoramente parlando, questo è il nostro miglior cd. Quando inizi ad ascoltarlo ti spacca il cervello!
E’ il primo cd degli Avenged Sevenfold con l’apporto di Arin. Come se la cava?
C’ha veramente fatto il culo! E’ stato molto molto bravo. Ha uno stile impeccabile ma questo l’abbiamo sempre saputo, ma quello che non sapevamo è che ha anche buon gusto. E’ uno dei piu raffinati batteristi che abbia mai sentito in vita mia.
Si è avvicinato al “cavernicolo”, ovvero ad un groove enorme maledettamente barbarico, quello che cercavamo per questo cd. C’ha messo cuore e anima. Abbiamo sicuramente avuto da lavorare con lui, il primo giorno di registrazione dato che tutti si rivolgevano a lui ha iniziato a strafare voleva mostrare tutte i suoi pezzi cosi gli abbiamo detto – Amico, calmati e fai quello di cui abbiamo parlato questi ultimi nove mesi. – Il giorno dopo è arrivato e ha fatto esplodere la mente di tutti (c’ha lasciati di stucco insomma)
Inizialmente pensavamo di dover scrivere i pezzi di batteria. Sia io che Matt suoniamo la batteria. E’ da quando ho 16 anni che la suono. E Jimmy quando mi dava una lezione valeva per 1000. Di certo non siamo un granchè ma capiamo la batteria e siamo grandi fans. Abbiamo pensato che magari avremmo dovuto arrangiare un po’ di pezzi, sopratutto il primo giorno. Ma quando è venuto il secondo giorno era tutta un’altra cosa, ognuno di noi aveva la pelle d’oca e ci guardavamo del tipo – cazzo, questo ragazzo è un mostro! –
In una delle ultime foto, M Shadows ha i capelli lunghi e tu un differente taglio di capelli. E’ questo il risultato di stare chiusi così tanto in uno studio?
(ride) Matt si sta facendo crescere i capelli da quasi un anno ormai. Un sacco di volte ha iniziato a parlare di tagliarseli e noi eravamo tipo – Dai amico, non tagliarli. Lasciali andare. Sei in una cazzuta band metal. Così ha superato l’imbarazzo e non ha mai avuto i capelli così lunghi come adesso. Sono sicuro che si sveglia con sensazioni di prurito o di ogni sorta di cose assurde. Ho avuto i capelli lunghi un tempo e fa schifo. Ma lui ha vinto su questa cosa e credo che abbia un aspetto fantastico! Molto heavy metal. E il resto di noi, non lo so cazzo, facciamo cose stupide a volte!

Giulia e Anita

Rispondi