Intervista per Grindhouse a Brian. Vi riassumiamo in breve gli argomenti trattati.
Alcuni sono classici, come Brooks, il rilascio a sorpresa dell’album, del suo sound e dei temi trattati, del lavoro vocale di Matt, ma anche se il cambio di etichetta li ha influenzati nel processo di composizione. Brian risponde che questo non li ha influenzati, ma Brooks li ha aiutati e dato consigli per quanto riguarda il loro modo di comporre.
Su Exist il chitarrista spiega che inizialmente doveva essere una canzone totalmente strumentale, ma poi hanno deciso di inserire la parte vocale perché avevano paura che quel tipo di versione avrebbe fatto annoiare gli ascoltatori.
Di come sia stato lavorare con Joe Barresi dice:
Joe è una delle persone più creative che conosco ed è molto vicina a quello che facciamo. Per esempio abbiamo registrato Higher in modo non ortodosso, non solo per le parti vocali, ma anche per le parti di chitarra che hanno tanti effetti e ho fatto cose che non avevo mai fatto. “Se fai queste cose puoi creare una connessione con gli altri” mi ha detto. Credo che questo album sia il più armonico che abbiamo fatto e viene dai nostri cuori. Penso che Nightmare sia il lavoro più aperto e onesto per quanto riguarda i testi, ma The Stage è il più entusiasta e la nostra passione come compositori si vede molto di più.
Editor, moderatrice e gestore della gallery dell’A7X Italia.