Matt e Brian ospiti al Morning Brew

 

Matt e Brian sono stati ospiti del Morning Brew, un’azienda mediatica che si occupa di business, economia e tutto quello che gli gira intorno, cercando di aiutare anche gli utenti a comprendere e navigare questo nuovo mondo. Ovviamente l’argomento principale è il nuovo progetto della band: il Deathbat Club e gli NFT.
Trovate allegato il video completo ed un riassunto dell’intervista.

 

All’inizio di quest’anno gli Avenged Sevenfold hanno iniziato a sperimentare con gli NFT, cercando di capire  in che modo usarli per connettere i fan alla band.

La scelta di entrare a far parte del metaverse deriva dal fatto che ne sono grandi fan e che secondo loro la blockchain può portare a un nuovo modo di fare le cose. Quest’ultima garantisce infatti la trasparenza, non ci sono terze parti coinvolte e permette chiaramente di vedere dove vanno a finire i soldi. Nel tempo, tutti gli artisti sono passati dal diffondere la propria musica tramite cd al farlo attraverso lo streaming e Matt sostiene che, analogamente, presto gli artisti inizieranno a pubblicare musica attraverso la blockchain.

Riguardo al loro progetto, Matt racconta che all’inizio hanno cercato di capire quanto questo mondo fosse familiare ai loro fan e hanno deciso di regalare 101 NFT per rendersi conto di quanti collezionisti ci fossero nella fanbase. Attraverso dei codici inseriti negli NFT che hanno regalato, hanno scoperto che, delle 5000 persone che avevano partecipato al giveaway, solo 17 possedevano già degli NFT.

Se per molti un NFT è un qualcosa di grande valore, per tanti altri si tratta solo di un qualunque file .jpeg. Ecco perché gli A7X hanno deciso di aggiungergli ancora più valore attraverso dei benefit riscattabili nella vita reale. Brian spiega che acquistando uno dei loro NFT non si sa quali benefit si otterranno: tutti pagano lo stesso prezzo e solo una volta che il NFT è nel proprio wallet si scopre se garantisce meet&greet a vita o lezioni di chitarra o sconti sul merchandising, etc.

L’heavy metal non è il genere musicale più diffuso nel metaverse, ma nonostante questo Brian spiega che non è stato difficile introdurre questo mondo ai fan. Ci è voluto molto lavoro e sono stati affiancati da un grande team. Matt ci tiene a precisare che hanno voluto che la linea tra chi possiede gli NFT e chi non li ha fosse sottile, non vogliono che si crei una sorta di gruppo di elite. A un concerto di 12000 o 15000 persone, quelle che possiedono gli NFT potrebbero forse essere 100 e queste non hanno privilegi rispetto agli altri.

 

Anita e Camilla

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