Continuano le interviste rilasciate in occasione del rilascio del nuovo Life is But a Dream…
Questa volta Johnny si è concesso ai microfoni di Full Metal Jackie durante il programma radiofonico Whiplash. La discussione, come è facilmente immaginabile, è stata prevalentemente incentrata sul nuovo album, sulla scelta di Nobody come singolo, sull’ utilizzo dell’ orchestra e di come la band collabori alla stesura e alla composizione di un nuovo disco.
La notizia più importante viene data dopo una domanda sul rilascio a sorpresa di The Stage. Johnny infatti afferma che la band potrebbe, e sottolineiamo potrebbe, pubblicare solamente singoli in futuro e non interi album. Ecco la sua riposta completa:
Non sappiamo se faremo un intero album ancora, a essere onesti. Potremmo fare dei singoli e “eventizzarli” più avanti nella nostra carriera. In questo momento, è il nostro modo di lavorare e vogliamo che tutti allo stesso tempo lo sperimentino (nel senso che lo ascoltino) dalla traccia 1 alla traccia 11 (parla di LIBAD naturalmente). E penso che questo è ciò che è sempre stato importante per noi, è il modo in cui rilasciamo le cose al pubblico. E non è perchè siamo arroganti e pensiamo di essere migliori di altri artisti o cose del genere. é solo che abbiamo un certo modo di comunicare con i nostri fan e lo abbiamo fatto per gli ultimi 20 e più anni.
E ci piace mantenerlo intatto e trovare sempre un modo nuovo e divertente di rilasciare. Come con la nostra musica – ci sfidiamo sempre e proviamo a fare cose nuove con la nostra musica. Perchè fermarci qui? Pensiamo a come possiamo fare qualcosa di divertente nei rilasci e cose del genere. E penso che è davvero ciò che è ritornato nel modo in cui abbiamo rilasciato The Stage.Abbiamo avuto questa grandiosa idea che avremmo potuto fare… potrebbe non essere accettata al momento. Ma la cosa figa è stato che abbiamo fatto ciò che volevamo. Abbiamo fatto un rilascio a sorpresa, cosa che nessuno aveva fatto nel nostro genere all’ epoca, e abbiamo suonato in cima alla Capitol Records, l’ iconico tetto, e abbiamo fatto il primo livestream virtuale in assoluto nel 2016.
Al momento non ho nemmeno realizzato cosa questo avrebbe significato. Non lo è stato fino al 2020, e come tutti sappiamo, tutti sono impazziti e tutti sono andati allo streaming virtuale dal vivo che è stato capace di mostrare un pò più di significato all’ essere già in cima alla Capitol Records e suonare in diretta.
L’ intervista completa è disponibile qui
Mario
Collaboratore dal 2014.