Per la terza parte del Breakdown di Beast and the Harlot abbiamo del materiale bonus, ho pensato che sarebbe stato carino che Brooks scegliesse una canzone che aveva suonato The Rev e di cui lui era fan e che può analizzare ed illuminarci magari su cosa avrà potuto pensare Jimmy, come era in grado di suonare questa roba impossibile e come lo stesso Brooks è in grado di suonarle. Sono molto entusiasta di questo episodio, grazie per aver scelto una canzone!
Brooks: Grazie a te.
Brian: Allora, ecco il nostro intro…
(Intro)
Brooks: Ho sempre amato le combinazioni che usava, erano brillanti. Tutto si combinava perfettamente. L’intro evolveva perfettamente nei versi successivi e lui riusciva ad incorporare tutto in una maniera straordinaria.
Brian: Mi ricordo come lavorava, ideava sempre tutto prima, voleva che fosse come un orchestra ma in stile metal.
Mantiene tutto molto semplice qui, si sente il crescendo.
Sentiva molto hip-hop. Lil’ Wayne, anche i Backstreet boys ma era capace di rendere tutto più groove.
Brooks: C’è anche qualcosa di punk. E suona certe battute in maniera così intelligente, per esempio ritardando una certa parte e rende tutto così interessante.
Brian: Non è proprio il tuo stesso modo di suonare ma so per certo che lui è stato molto influenzato da te e dal tuo panorama punk. Usa certe note che sono punk ma in un contesto metal e correggimi se sbaglio.
Brooks: No, hai assolutamente ragione. La prima band per cui ho usato lo ‘speed’ sono stati i Vandals, è quello che chiamiamo il ‘one-two beat’. Inserisce un certo spazio alla batteria.
Brian: Per me aggiunge un sentimento, è come se ribollisse, è quello che ci piace del punk rock. Un gruppo di teste di cazzo che suonano della musica davvero veloce, la base del punk.
Era sempre molto cosciente e attendo riguardo ai miei assoli, cercava sempre di non sovrapporsi o coprire niente.
E mi piaceva molto la semplicità, niente di troppo complicato.
Brooks: E non interferisce con il tuo sound.
Ecco perché volevo analizzare questa canzone in particolare, rappresenta perfettamente le sue capacità tecniche, ed il groove che ha portato ai Sevenfold.
Brian: Passiamo al secondo ritornello. Bizzarro, davvero.
Con la musica di sopra non riesci a capire cosa succede davvero, è un suono sincopato in questo momento, vero?
Brooks: Quando hai un assolo di batteria in una canzone devi riuscire ad orchestrare tutto proprio come faceva lui, non vuoi tirare tutto fuori nelle prime sedici battute, devi pensare a come farlo nella maniera più musicale possibile. Riesce a suonare tutte queste cose insieme, con mani e piedi e allo stesso tempo lascia che tutto abbia il giusto spazio.
Adoro com’è costruito, ha molto senso.
Quello che sta facendo dopo le terzine iniziali, è suonare una combinazione di quartine, e quel ritmo è davvero difficile da articolare. Mi ricordo che la prima volta che vi ho visti al Warped Tour, ero proprio dietro Jimmy e sono rimasto colpito da quanto fossero precisi i suoi piedi. Ovviamente lo erano anche le mani ma per riuscire a suonare in quel modo devi pensare sia alle combinazioni che alle separazioni, non suonerà allo stesso modo se sbagli qualcosa.
Brian: Devi iniziare a suonare quelle cose lentamente, non puoi fingere…
Brooks: E perché i tuoi piedi suonino allo stesso modo devi essere anche molto cosciente della velocità che hanno entrambi, e lui lo fa in modo perfetto.
Quando ho imparato il ‘double kick foot’ pensavo che quello che facevo a destra dovevo farlo a sinistra.
Brian: Anche con i beat e quelle cose lì?
Brooks: Si certo, una volta che entri in quel mood, sta tutto nel saperlo mantenere. Che assolo straordinario, farlo live è assurdo.
Brian: E tu lo fai in maniera incredibile.
Brooks: Quello che amo nel modo di suonare di Jimmy è che lui cambia continuamente, anche con dei modelli standard c’è sempre un colpo di scena. Non so se è qualcosa che ha acquisito in tour
Brian: Si penso che le cose cambino quando suoni ogni sera, come ben sai anche tu. C’è un’evoluzione. E ti vuoi anche divertire quindi a volte ci inserisci qualcosa di assolutamente casuale
Brooks: E’ ottima come prima traccia di un album
Brian: Abbiamo fatto un po’ di casino nel ritornello ma sì, ma adoro questa sua anima metal. Beh, grazie per l’approfondimento, era davvero interessante. Sono felice che tu abbia scelto una canzone.