Breakdown Series #13 Nightmare 1

Matt: Bene, ragazzi, nella puntata di oggi dissezioneremo ‘Nightmare’
La prima cosa che vorrei commentare è questo suono di campane che abbiamo utilizzato.

(Intro)
Non ascoltavo da tempo questo pezzo, mi ricordo che avevo questa tastiera scadente a casa e l’abbiamo usata per la demo, per poi provare a realizzarla per bene in studio e non suonava altrettanto bene. Infatti ce n’è un’altra qui, ma non aveva senso, la prima traccia ha il tono giusto. Eh?

Zacky: Sì, se non è rotto non aggiustarlo!

Matt: O forse l’hanno ascoltata così tanto ormai che non potrebbe suonare diversamente.

(Guitar Riff)
Matt: Molto Ozzy style.
Per quanto riguarda il riff penso che questo ritmo ha fatto presa su tutti noi, pura energia. Il giusto spazio e c’è davvero la giusta energia, e sia per un bambino che per un musicista l’inizio di un album è una cosa importante; si pensa sempre cosa vorresti sentire all’inizio del cd? E questo piaceva a tutti noi per qualche motivo.

Zacky: E le note sono molto musicali, ha molta energia ma è anche leggermente dark, un po’ creepy.

Matt: Very Ozzy, dark, scary, gothic.

Zacky: Imposta lo stile di tutto l’album, sia a livello di testi e di tutto quello che abbiamo attraversato per realizzarlo.

Matt: Assolutamente, penso che questa canzone, buried alive e save me hanno lo stesso sentimento dark e questo è ciò che faresti sentire alla gente per prima, la metti in radio e la lasci andare.
Si può dire che usiamo un po’ il trucco di “Beast and the Harlot” dove un pezzo di batteria veloce fa salire i toni e poi scende… ricorda quello stile.
Mi ricordo di aver cantato questo stupido ‘ Nightmare’ mille volte.

Zacky: Questo è il bello di avere canzoni con molte taglines, devi proprio farle perfette perché avranno molta attenzione quindi quando sei in studio stai la e controlli che sia perfetto.

Matt: Altrimenti ti trovi qualcosa che all’improvviso cala di tono un secondo e devi ricominciare da capo.

Zacky: Non puoi fare casino con le taglines

Matt: Quello che mi piace davvero è l’energia nel riff e ha questo ritmo 1-2 che è diventato quasi un classico per noi, l’abbiamo fatto con Critical Acclaim, un po’ in Beast and the Harlot, in Nightmare, pure in The Stage. Si può dire che lo facciamo all’inizio di ogni nostra canzone, mi domando quale sarà la prossima.

Zacky: Più facile per il prossimo lavoro

Matt: Uno dei nostri piccoli trucchi.

Zacky: E’ proprio una parte divertente questa.

Matt: C’è una storia divertente in proposito, non so se lo sai. Stavamo cercando di catturare la giusta energia, un back and forth, qualcosa che non avevamo sentito prima

Zacky: Si ci siamo impuntati sullo stare sul 1-2 e mantenere quell’energia ma facendo questo c’era questa parte vocale che inizia urlando all’improvviso e ti fa pensare ‘ Oh merda’

Matt: Magari, potrebbe essere un influenza dei SOAD, suona un po’ come loro.
Ecco, non so se lo sai ma dopo l’uscita di Nightmare, ho ricevuto una telefonata da Craig Aaronson – un uomo fantastico, nostro amico, è scomparso qualche anno fa – e mi ha detto ‘Questa canzone potrebbe essere un successo ma gridi tutto il tempo!’  Ed io – ‘Non sto gridando, sto cantando le note’

‘No ma è troppo aggressivo, perché non canti le note invece di urlare le note’

Ed io ‘Ma davvero non le sto urlando, le sto cantando!’
Ed è partito un’acceso dibattito finché il nostro manager non è intervenuto e ha detto ‘Se la vogliono così, sarà così.’ Ed è stato un grande successo per noi ma riesco a capire il suo punto di vista, e come se urlassi in botta e risposta, e lui comunque ne sapeva ha lavorato con i My Chemical Romance’

Zacky: Penso che sapesse che un giorno Johnny l’avrebbe cantata live

Matt: E sapeva che quello sarebbe stato la fine di questa canzone, quando Johnny l’avrebbe cantata, voleva salvarci da tutto questo.

(Chorus)
Matt: Abbiamo un po’ di roba sul ritornello ma penso che per armonizzare tutto abbiamo inserito queste parti di piano.

Zacky: Non mi ricordo questa texture di chitarra, è solo una nota.

Matt: Questa parte serviva a smorzare un po’ lo scream. Penso che volevamo un duello lì ma non suonava bene, l’idea era che ci fosse un duello di chitarre che aggiungesse quella profondità in più ma probabilmente cozzava con qualcos’altro.

Zacky: In effetti una sola chitarra statica armonizza il coro.

Matt: Spostiamoci sul secondo coro che dovrebbe essere più interessante.
Mi ricordo che ero in bici di ritorno da basket e questa canzone mi è venuta in mente all’improvviso poco prima del mio matrimonio e sono rimasto bloccato sul bridge per molto tempo, volevo qualcosa che avesse un sentimento, un ritmo diverso e mi ricordo che è stato un lungo processo la costruzione del bridge, per qualche motivo eravamo fissati con questo sound e lavorando sulle ritmo senza cambiare troppo le note abbiamo fatto anche Buried Alive, ed è stato di grande impatto. Mi ricordo che Jimmy pensò alla parte
‘Fight – fight
Not to fail – fail
Not to fall – fall’
Era proprio l’idea del lavorare sul ritmo anche nella parte vocale
ma era molto bello che tutto continuasse sul ritmo rock come se non volessi fermare quel sentimento.
Quindi questo bridge è figo, non bellissimo ma qualcosa che da continuità.

(Drums)
Matt: E qui ecco la batteria che la fa da padrona. Ecco Portnoy.
Molte influenze dei Pantera, Vinnie Paul; cercava di farlo suonare come un tip tap, molto bello.
Zacky: Ero così triste, ho pensato che con tutti questi dualismi di chitarra, avrei dovuto fare un sacco di prove, veramente tosto.