Quarto appuntamento con ospite Brandon Saller degli Atreyu:

L’ospite del quinto video è Brandon Saller, il batterista e vocalist della band Atreyu (e cantante degli Hell Or Highwater).

Dopo questa brevissima presentazione, Johnny passa subito al sodo, introducendo il drink scelto dall’amico: il New York Sour.

Di seguito, la ricetta di JC:

• 2 shot di Bourbon
• 3 cl di succo di limone
• 3 cl di simple syrup
• 3 cl di albume d’uovo
• Aggiungere il tutto in uno shaker per cocktail e agitare
• Versare il contenuto nel bicchiere scelto, assicurandosi di aver precedentemente aggiunto del ghiaccio
• Aggiungere sulla superficie del drink ½ shot di vino rosso

Dopo aver bevuto i loro cocktail e aver fatto il primo brindisi dell’episodio, come segnato dall’apposito contatore posto in basso a destra sullo schermo, Johnny fa apparire sul bancone delle lattine di birra degli Atreyu, e i due parlano giocosamente dei disegni su esse.

JC e Brandon si siedono e, con alla mano i loro bicchieri di Opus One, iniziano a chiacchierare; l’argomento principale sono gli Atreyu, in particolare il loro recente ritorno sulla scena. Il bassista chiede che cosa li abbia spinti a tornare insieme, come abbiano capito che era esattamente quello che dovevano fare, e l’altro spiega che è sempre stato con i suoi compagni di band fin da ragazzino; addirittura festeggiò il suo diciottesimo compleanno in tour. Tutto però era diventato una routine fatta di concerti e registrazioni per un nuovo album, altri concerti e poi nuovamente in sala di registrazione per il lavoro successivo.

Nonostante Brandon si rendesse conto di come quello che faceva – e fa tutt’ora – fosse un lavoro privilegiato, la sua passione stava incominciando a venire meno, non si trattava più di provare emozioni come invece era all’inizio. Così, in seguito alla pausa presa con la sua prima band, Saller ha iniziato a concentrarsi sugli Hell Or Highwater. Il risultato è stato che tutti i componenti degli Atreyu sono migliorati dal punto di vista artistico ed anche sotto il profilo umano, perché hanno imparato come capire meglio se stessi.

La fase successiva è ovviamente iniziata con la reunion ed è rappresentata dall’album Long Live, un lavoro molto pesante e pieno di rabbia, a cui è seguito un altro momento di distacco e, subito dopo, In Our Wake. Johnny interviene proprio su questo punto, raccontando di come l’amico gli abbia mandato le demo delle nuove canzoni l’estate scorsa, che lui ha ascoltato durante le sue passeggiate al mare. Aggiunge che l’album gli è piaciuto molto, anche perché gli ricorda gli inizi degli Atreyu, i loro esordi, tant’è che grazie a questo lavoro gli paiono di nuovo uniti sotto ogni aspetto. Brandon ammette che per In Our Wake hanno avuto un momento di riflessione che li ha portati ad impegnarsi al massimo nonostante le pressioni esercitate su di loro dalla casa discografica; infatti da tutti era fortemente voluto un lavoro che risultasse ottimo. La prerogativa della band era quella di fare un qualcosa che potesse sì piacere ai fan, ma soprattutto a loro. JC si dimostra d’accordo su questo punto, poiché pensa che bisogni sempre essere se stessi anche nell’applicarsi al proprio lavoro.

Infine, Johnny racconta di come la canzone Ain’t Love Grand fosse sempre in testa ai Sevenfold, che si divertivano a cambiarne il testo cantando “It’s so hard to pee when your dick is frozen to the back of your leg”. Questa storiella fa ridere entrambi, soprattutto perché secondo Brandon ogni band che va in tour assieme ad un’altra, prima o poi fa una piccola parodia di qualche canzone dei colleghi.

Il tutto si conclude con il quinto brindisi dell’episodio.

Riassunto a cura di Rebecca.