Quindicesimo, ed ultimo, episodio di Drinks With Johnny con ospite il famoso bassista di Ozzy Osbourne… Blasko!

Rob “Blasko” Nicholson è un bassista che ha lavorato con svariati artisti del calibro di Rob Zombie e che attualmente ricopre un ruolo nella band di Ozzy Osbourne.
Per qualche mese militò anche nei Danzig. Proprio lui è l’ospite di questo specialissimo finale di stagione, che si svolge in un luogo diverso dagli altri episodi; il nostro Johnny è dietro il bancone a casa di Blasko e i due si apprestano a concedersi qualche Bloody Mary.

La ricetta è la seguente:

• Mettere sei o sette cubetti di ghiaccio in un bicchiere alto
• Aggiungere 6 cl di vodka ai jalapeños
• Riempire con Zing Zang (un apposito mix in lattina per i Bloody Mary)
• Due spruzzate di Worcester
• Una cucchiaiata di A.1. Sauce
• Un pezzo di rafano
• Aggiungere del succo di limone
• Una spruzzatina di tabasco
• Mescolare il tutto
• Inserire una fetta di bacon come decorazione
• Infilzare in un bastoncino per spiedini formaggio, chorizo, un oliva, un mini corndog e una fetta di lime e usare come ulteriore decorazione per il drink
• Prendere un altro bicchiere alto e strofinare una fettina di lime sul bordo
• Decorare il bordo del bicchiere con il mix (che tuttavia non ci viene spiegato come sia preparato, benché a prima vista paia un semplice mix di spezie)
• Versare tutto il contenuto del primo bicchiere nel secondo

Fin dal primo sorso, Blasko si dice entusiasta del cocktail poiché è un mix perfetto di sapori.

I due si spostano sui divanetti e a inizio conversazione Johnny ricorda come l’ultima volta che si fossero incontrati fosse proprio al Firenze Rocks del 2018 (quando i Sevenfold hanno avuto l’onore di aprire il concerto di Ozzy Osbourne). Blasko dice di non ricordare la città o il festival preciso, ma  conferma l’impressione che JC ha avuto di lui, ammettendo di essere piuttosto tranquillo mentre suona, al punto da scherzare con chi – come il nostro Christ in quella occasione – si posiziona ai lati del palco per godersi lo show.

Subito dopo il nostro bassista dirotta la conversazione sulla carriera di Blasko e il racconto inizia con i Cryptic Slaughter, una band formatasi a Santa Monica nel 1984 quando Rob e i suoi band mates avevano circa solo quindici anni ed ebbero una grande opportunità, ovvero quella di firmare un contratto una settimana dopo aver inciso i loro primi demo. Lui stesso definisce questa situazione come qualcosa per cui molta gente sarebbe pronta ad uccidere.
In seguito, Blasko si trasferì ad Hollywood per inseguire il suo sogno e negli anni ’90 entrò a far parte dei Drown.
Sia lui che Johnny concordano sul fatto che quelli fossero gli anni giusti per chi voleva fare musica e guadagnarci anche parecchi soldi perché c’era ancora MTV in gioco e poi si iniziava proprio in quel periodo ad utilizzare i CD. Con questa nuova band ebbe modo di conoscere Rob Zombie dato che i Drown aprirono alcuni concerti dei White Zombie, la prima band di Rob, appunto.

Da lì nacque la collaborazione che portò Blasko a suonare il basso per il solo album Hellbilly Deluxe. Rob Zombie poi iniziò a produrre film e in quel periodo era impegnato per La Casa dei Mille Corpi. Suonando con la sua band ed anche con i Prong per un breve periodo, Blasko ebbe modo di partecipare a ben quattro tour con Ozzy, quindi fu semplicemente sempre nel posto giusto al momento giusto. Fu anche per la sua buona reputazione che fu scelto, e descrive l’entrare a far parte della band di Ozzy come inseguire un treno in corsa, perché si tratta di suonare con colui che è considerato il Padrino dell’Heavy Metal, ovvero la ragione stessa che l’ha spinto ad amare tanto quel genere di musica.

I due amici cambiano poi completamente argomento, parlando di come il futuro porterà sempre più contenuti video per i fan delle band, soprattutto attraverso una piattaforma come YouTube, tanto facile da usare. Blasko usa lo stesso Drinks With Johnny come esempio, dicendo che ovviamente per motivi economici nessuna band può far uscire un video musicale a settimana, ma si possono creare brand nuovi all’interno di uno già esistente e così accontentare i fan che non devono più restare a bocca asciutta per lunghi periodi. Inoltre, i due bassisti concordano sul fatto che il formato album sia ormai morto e prossimo a scomparire perché nessuno infila più un CD in uno stereo per ascoltarsi una traccia dopo l’altra, piuttosto si tende ad usare internet per creare playlist personalizzate.

JC concorda e svela che i Sevenfold hanno già diverse idee in questo senso, oltre ad essere molto curiosi in merito alla piega che la situazione prenderà prossimamente.
È molto difficile attirare l’attenzione dei fan e mantenerla, perché ormai con un cellulare è possibile ascoltare la musica tanto in fretta quanto lo è cambiare app e mettersi a giocare ad un videogame o chattare, perciò è anche in questo che consiste la vera sfida del futuro.
Johnny comunque si dice sicuro che ci siano anche tante buone opportunità all’orizzonte e Blasko condivide questo punto di vista, dato che qualcuno potrebbe benissimo decidere di rilasciare una canzone al mese, per esempio, ma tutto dipenderà da quello che ogni artista riterrà meglio per il suo business e per la sua comunità composta dai suoi fan.

Alla fine di questo ultimo episodio della prima stagione di DwJ, Blasko consiglia a chiunque voglia saperne di più su di lui di seguirlo su Instagram (@blasko1313).

Riassunto a cura di Rebecca.