Drinks with Johnny – episodio #41 Josh Freese

41ยฐ episodio di Drinks With Johnny con ospite il batterista Josh Freese

Nella quarantunesima puntata di Drinks With Johnny, troviamo come ospite il famoso batterista Josh Freese, membro permanente della Punk band The Vandals. Ha suonato con tanti altri gruppi, come i Guns N Roses, i Paramore ed i Weezer, ed รจ stato membro della band A Perfect Circle. Gli impegni con questo gruppo gli hanno impedito di lavorare alla realizzazione dellโ€™album Look What I Almost Stepped Inโ€ฆ, per il quale รจ sostituito da Brooks Wackerman . Ha registrato album con tantissimi artisti, come Avril Lavigne, Miley Cyrus, Bruce Springsteen e molti altri. In particolare, ricordiamo la sua collaborazione con due musicisti italiani, Eros Ramazzotti e Zucchero Fornaciari, con i quali ha registrato rispettivamente gli album Noi (2012) e Chocabeck (2010). Per completare la presentazione di questo famoso batterista, รจ dโ€™obbligo ricordare che egli รจ il fratello maggiore di Jason Freese, da tanti anni sassofonista e tastierista dei Green Day, che ha partecipato alla realizzazione di The Stage.

 

Johnny inizia dicendo di essere cresciuto ascoltando i Vandals e di aver avuto modo di suonare con loro a qualche Warped Tour (come detto giร  in passato nel lungo episodio di DWJ con ospite Joe Escalante), ma di aver propriamente conosciuto Josh โ€“ al di lร  della sua fama โ€“ solo recentemente, grazie ad una cena organizzata da Brooks. Aggiunge che Josh รจ un batterista che ha praticamente suonato con chiunque, e lโ€™amico non puรฒ far altro che confermare, poichรฉ nella sua carriera ha veramente collaborato con innumerevoli artisti. Racconta in particolare lโ€™esperienza con Sting: nella seconda metร  del 2004, quando aveva da poco concluso un tour con i A Perfect Circle ed era a casa, venne contattato da quello che allโ€™epoca era il manager di Sting. Questโ€™ultimo aveva una gran band composta da dieci o dodici persone, e voleva un poโ€™ sfoltirla, tornare ad una formazione piรน classica composta dal suo basso, due chitarre ed una batteria. Josh era stato segnalato a Sting come possibile batterista per questo progetto da un certo Martin Kierszenbaum (che, da qualche anno a questa parte, รจ il nuovo manager del famoso bassista). Josh fu ben contento della proposta ed accettรฒ di fare una prova; non aveva mai avuto i poster dei The Police in camera, ma di certo era sempre stato un loro grande fan e questa opportunitร  non era da perdere. Alla fine, Sting lo prese nella sua band senza neppure averlo sentito davvero suonare, si fidรฒ della prima impressione e delle referenze del batterista, cui fu dunque offerto di prendere parte al tour dellโ€™anno successivo. Freese ricorda poi di quando volรฒ in Italia, a Firenze, per andare nella dimora del famoso bassista. Da lontano, la villa gli ricordรฒ la Fabbrica di Cioccolato di Willy Wonka per quanto era immensa e per gli enormi cancelli. Di lรฌ a poco si ritrovรฒ a suonare col resto della band e pregava soltanto che tutto andasse bene, non il giorno dopo o quello dopo ancora, ma che tutto ingranasse da subito. Perchรฉ non importa quanto talentuoso un musicista e tutti quelli che ha attorno siano, non importa lโ€™allenamento, se manca il feeling, non funziona e basta. Il nostro JC si trova dโ€™accordo su questo punto e racconta di come, in passato, si sia ritrovato a suonare con batteristi con cui proprio la cosa non poteva andare. In ogni caso, tra Josh e il resto della band di Sting le cose andarono bene e, nel tempo, hanno avuto modo di suonare diversi tour assieme. A volte il batterista si รจ dovuto allontanare per portare avanti altri impegni โ€“ come quello con i Nine Inch Nails โ€“ visto che suona con tantissimi gruppi diversi, ma sono sempre rimasti in buoni rapporti. La prima canzone che suonรฒ con Sting, fu The Hounds of Winter. Quando JC chiede allโ€™amico come sia Sting, lui risponde dicendo che, per quanto รจ famoso, per quanti album ha venduto nella sua vita, per quanti soldi ha e per quanto รจ impegnato, รจ sicuramente una persona molto umile.

Comunque, parlando dellโ€™ultimo vero provino che abbia fatto per iniziare una collaborazione con una band, ricorda quello dellโ€™ottobre 1997 con i Guns N Roses, che lo portรฒ a lavorare con loro per i due anni successivi per la realizzazione dellโ€™album Chinese Democracy. Racconta di aver scritto lui stesso la title track dellโ€™album, chiamata Chinese Democracy, appunto, e dice di andarne fiero perchรฉ รจ una canzone semplice ma con un certo groove, si suona con soli tre accordi ma gli piace comunque. Johnny concerma che sia una gran canzone che anche lui apprezza. Aggiunge che รจ felice di portare avanti la sua web serie proprio perchรฉ gli permette di scoprire tutte queste cose che, ad una semplice cena con colleghi, non potrebbe mai sentirsi raccontare.

Il nostro bassista chiede poi a Josh di parlargli di come le cose siano iniziate poco tempo dopo con la band A Perfect Circle. Ci tiene anche a dire che ha adorato il loro ultimo album, Eat The Elephant, e che i Sevenfold hanno avuto modo di suonare agli stessi festival durante lโ€™ultimo tour. Ciรฒ ha quindi permesso che sentissero suonate live alcune canzoni provenienti proprio da quellโ€™album e JC ne รจ stato contento.

Josh inizia il racconto dicendo che conobbe Maynard James Keenan (voce degli A Perfect Circle) nellโ€™estate del 1997, mentre era in tour con i Devo in occasione del Lollapalooza (che allโ€™epoca era un tour errante di sei settimane, attraverso gli States). Divennero amici dei Tool (di cui Maynard รจ il leader) e, mesi dopo, quando Freese stava passando cinque serate a settimana lavorando con i Guns N Roses in studio, un tizio di nome Billy (Howerdel) che era lรฌ gli parlรฒ nuovamente di Maynardย  dicendo che, quando tornava dallโ€™Arizona e stava ad LA, erano roommates, quindi condividevano casa. Nelle settimane successive, Josh e Billy divennero amici e, una sera, Billy passรฒ il telefono a Josh, per farlo parlare con Maynard. Dopo poco tempo, anche se il batterista era ancora sotto contratto con i Guns N Roses e quindi aveva un poโ€™ le mani legate, i tre iniziarono a scrivere insieme canzoni nel fine settimana, registrare demo, guardarsi un poโ€™ intorno per quanto riguardava la possibilitร  di suonare qualche show. Con questo gruppo, le cose iniziarono cosรฌ.

Parlando piรน in generale delle sue collaborazioni varie, senza fare nomi o scendere nei dettagli (anche se il nostro JC vorrebbe saperne di piรน), Josh spiega molto chiaramente che lui non รจ uno di quei musicisti che non fa altro che pensare che ogni suo nuovo lavoro sia migliore del precedente, anzi, il contrario, perchรฉ gli capita di ritrovarsi a creare cose che non lo entusiasmano minimamente (come si evince anche dallโ€™accentuata mimica facciale che utilizza nel frangente in cui parla di ciรฒ). Johnny aggiunge che spesso รจ difficile โ€œprendersi a pacche sulla schiena da soliโ€ e parlare di quanto qualcosa che si รจ appena realizzato sia stupendo, perchรฉ si corre il rischio di sembrare dei โ€œcazzoniโ€ (come dice lui stesso), e da quello a diventare degli egomaniaci il passo รจ piuttosto breve.

Josh racconta poi โ€“ sempre su richiesta del nostro bassista, che vuole confrontare la sua versione della storia con quella che aveva precedentemente sentito da Joe Escalante โ€“ di come sia entrato a far parte dei Vandals: quando era un teenager, suonava nella Disneyland band e una volta Joe e Dave Quackenbush (frontman del gruppo) andarono a vederli. Erano lรฌ per rimorchiare qualche ragazza e Dave aveva anche i pass. Anni dopo, Warren Fitzgerald (chitarrista) fece nuovamente incontrare Josh e gli altri, e quelli rimasero stupiti nello scoprire che proprio quel ragazzino era il batterista che avevano visto esibirsi quella volta. Gli chiesero di entrare nel gruppo e Josh, che allโ€™epoca era cosรฌ giovane, li squadrรฒ chiedendosi perchรฉ quelli suonassero in un gruppo Punk se poi andavano in giro con dei maglioni addosso, nessuna cresta viola e neppure i tatuaggi. Comunque, a onor del vero, Freese racconta che Joe ha dei tatuaggi, ben tre, sui denti, ed uno rappresenta il coniglietto di Playboy, mentre lโ€™altro il simbolo dei dollari. Johnny, dopo questa rivelazione, non puรฒ far altro che chiedersi perchรฉ lโ€™altro bassista non gli abbia mai mostrato questi tatuaggi in passato e vuole assolutamente vederli al piรน presto, anche perchรฉ non sapeva neppure che fosse possibile tatuarsi i denti. Scherzosamente, dice che gli serva qualche tatuaggio cosรฌ.

Una volta, Johnny e Jimmy andarono ad un certo dei Vandals e il Rev allโ€™epoca aveva una ragazza che si ubriacรฒ e finรฌ per vomitare nel backstage, mettendo ovviamente in imbarazzo i nostri che dovettero ammettere che quella era lรฌ con loro. Freese ricorda bene quella sera e dalla sua espressione possiamo cogliere il suo disappunto in merito alla vicenda.

Il video procede con il solito segmento chiamato โ€œDo you know Brooks Wackerman?โ€, anche se รจ chiaro che, in questo caso, i due si conoscano fin troppo bene (come raccontato anche lo scorso anno da Brooks stesso nellโ€™episodio di Drinks With Johnny di cui รจ stato ospite). Josh infatti racconta di conoscerlo da talmente tanto tempo che neppure ricorda la prima volta che lo vide, ma, dato che Brooks era un buon amico di Jason, suo fratello minore, probabilmente la loro conversazione sarร  stata qualcosa del tipo, โ€œLasciatemi in paceโ€. Del resto, quando si รจ bambini, due anni di differenza sembrano un enorme gap e probabilmente loro allโ€™epoca avevano circa nove anni. Lo stesso Johnny ricorda a questo punto di come i suoi attuali band mates preferissero uscire con uno dei suoi fratelli maggiori piuttosto che con lui quando erano ragazzini, poi ovviamente crescendo tutto ciรฒ รจ cambiato. Comunque, allโ€™epoca Josh suonava e Jason e Brooks gli stavano dietro per vedere cosa faceva, visto che lui era piรน grande. JC domanda a Freese se ritiene di essere stato unโ€™ispirazione per Brooks e lui risponde dicendo che sa che una volta Brooks era solito dargli questo merito, ma che oggi รจ abbastanza cresciuto da ammettere che Josh non abbia avuto poi questa gran influenza su di lui come batterista. Perรฒ dice che รจ stato molto bello vedere lโ€™amico crescere e diventare il grande musicista che รจ oggi. Il batterista racconta poi una storia che potrebbe benissimo avere il titolo di โ€œStanley the Bench Statueโ€: quando Josh aveva 15 anni circa e Brooks e Jason stavano sui 12/13, una sera Josh e i suoi amici portarono i due piรน piccoli in un parco in cui si trova una panchina. Su essa era stata montata una di quelle statue di bronzo a grandezza dโ€™uomo che si trovano in alcune cittร , e la figura della statua รจ quella di un uomo seduto con le gambe accavallate, come se stesse leggendo un giornale. I piรน grandi dissero ai due ragazzini che quello era un senzatetto con cui avevano fatto amicizia e cui avevano preso un pasto caldo. Dissero loro di restare lontani e che glielo sarebbero andato a chiamare per farglielo conoscere. Brooks e Jason rimasero a distanza, in attesa. Poi Josh urinรฒ sulla gamba della statua e ovviamene i due ragazzini da lontano videro e rimasero ancor piรน confusi. I piรน grandi finsero di parlare con la figura di bronzo e poi, allโ€™improvviso, urlarono;โ€Ha una pistola!โ€. Brooks e Jason se la diedero a gambe spaventati, nel panico piรน totale.

Riassunto a cura di Rebecca