Ventisettesimo episodio di Drinks With Johnny con ospite il chitarrista degli Shinedown, Zach Myers:

Nella ventisettesima puntata di Drinks With Johnny, troviamo come ospite il chitarrista Zach Myers, della Hard Rock band Shinedown.

Zach è originario di Memphis, in Tennessee. Come è risaputo, quella città è molto famosa per la sua musica Blues, grazie a grandi artisti del secolo scorso. Vi è addirittura un sottogenere musicale conosciuto come Memphis Blues, nato nei primi decenni del novecento. Cresciuto in questo clima tanto stimolante ed ispiratore, il giovane Zach iniziò a suonare la chitarra a tredici anni circa, e a quattordici finì per avere un manager ed un contratto, anche se a quell’epoca aveva ancora delle dita troppo corte e quasi faceva fatica a suonare.
Ebbe modo di fare un breve tour con il famosissimo chitarrista e cantante B. B. King, poi conobbe Buddy Guy. Racconta che andò da lui solo per farsi autografare una chitarra, e ricorda che in quel periodo aveva dei lunghi capelli biondi che potevano farlo apparire semplicemente come un qualunque fan dei Nirvana. Eppure, per qualche ragione, Buddy Guy lo indicò e lo fece avvicinare a sé, per mettergli tra le mani una delle sue Stratocaster Polka Dot e farlo suonare, anche se nessuno gli aveva detto che quel giovanotto fosse un chitarrista Blues.
Così, Zach iniziò la sua carriera come musicista fin da quando era solo un ragazzino che, per questioni legali, non sarebbe neppure potuto entrare nei bar. Infatti, capitava che suo padre dovesse seguirlo in tour ed accompagnarlo nei locali, perché altrimenti non l’avrebbero fatto entrare neanche per il tempo dello show, siccome non aveva ancora compiuto i 21 anni (l’età minima per poter bere negli USA). Per quanto riguarda la scuola, smise di frequentarla in terza media; da lì in avanti ebbe un tutor personale e riuscì regolarmente a diplomarsi.

Per quanto riguarda la sua famiglia, Zach racconta di avere due figli, Oliver ed Avery e, quando JC gli domanda come sia avere due bambini – dato che lui al momento ne ha solo uno – , Zach prende in prestito le parole di uno dei suoi band mates, dicendo che quando si ha un solo figlio ci si sente semplicemente di averne uno, mentre quando sono due, la sensazione è come di averne dieci di cui prendersi cura. Ironizzando, dice che ormai potrebbe anche mettere al mondo altri quattro figli e non cambierebbe assolutamente nulla.
E poi, essendo palesemente in vena di scherzare, racconta di come sia stressante sapere di stare per avere un bambino e sperare che non esca fuori un piccolo mostro; per tutto il tempo delle gravidanze della moglie non ha fatto altro che sperare che i suoi figli fossero sani, con non più di cinque dita per mano e per piede, che potessero essere felici e che non fossero brutti. Dice di aver avuto fortuna su tutti i fronti, perché a volte vede dei bambini che di bello non hanno niente, almeno fisicamente. Per quanto riguarda la sua consorte, racconta di averla incontrata nel bel mezzo di un periodo molto stressante della sua vita: dopo sei mesi di tour senza neppure una pausa, l’altro chitarrista della sua band stava per lasciarli e tutta la responsabilità ricadeva su di lui.
A fine tour suonò altri tre concerti, per la prima volta da solo. Durante l’ultimo show all’Hard Rock Cafe vide due ragazze vestite come per un prom. Erano la sua futura moglie e la sorella di lei, che erano lì per suonare. Alla fine, nel backstage, chiesero a Zach se si sarebbe fermato per il tempo della loro esibizione, ma lui era talmente stanco che voleva solo andare a casa, e così fece.

Lei il giorno dopo ripartì per andare a trovare la famiglia in Wisconsin. Comunque, restarono in contatto e tutto tra loro andò alla grande. Ormai sono sposati da cinque anni e tutto sta continuando a funzionare a dovere nel loro rapporto.

Per quanto riguarda gli Shinedown, tutto iniziò quando ormai Zach si era stancato di fare tour per il mondo come musicista, e voleva solo starsene dietro le quinte, godersi il divertimento dei tour ma senza dover impazzire dietro al business.
All’epoca era infatti il tecnico della chitarra per i Three Doors Down, quando gli Shinedown lo contattarono perché avevano bisogno di un bassista temporaneo. Lui imparò le canzoni ed accettò il lavoro, così andarono a suonare al Brat Stop di Kenosha, in Wisconsin. Tutto andò nel miglior modo possibile, e da lì suonò per altri concerti con la band.
Poi, tempo dopo, quando era ormai ora che Zach tornasse al suo altro mestiere, durante una conversazione con Brent Smith lo sentì dire che non voleva che lasciasse il gruppo.

Zach rimase stranito, questa cosa lo destabilizzò, sia perché aveva altri progetti, sia perché lui non era un bassista nel vero senso della parola.
Il frontman insistette, lo voleva come secondo chitarrista. Zach, titubante, prima di accettare voleva che Brent ne parlasse al resto del gruppo, per vedere se tutti fossero concordi. Gli venne detto che non c’era problema, ma quando iniziarono a suonare insieme seriamente, gli parve che fossero tutti contrari, in verità, perché c’era un forte risentimento nei suoi confronti.
Alla fine, comunque, gli altri due chitarristi, Jasin Todd e Brad Stewart, mollarono entrambi gli Shinedown. Oggi come oggi, Zach pensa sia stato un bene per loro, perché altrimenti sarebbero morti a causa della droga, visto e considerato che sniffavano praticamente qualsiasi cosa. Molti fan ce l’hanno ancora con Myers per aver sostituito Brad Stewart e lo punzecchiano sui social networks, ma ha imparato a conviverci.

Zach ha avyto una compagnia di management chiamata Cursed Management Group (la parola “cursed” è stata scelta perché il nome completo del musicista è Michael Zachary Myers, e Michael Myers è il celebre killer di una saga di film horror). Tutto iniziò nel 2008, quando una band di Memphis chiamata Sore Eyes impressionò talmente tanto Zach che lui la invitò a suonare come band spalla degli Shinedown per alcuni show sold-out in Michigan. I Sore Eyes non ne erano al corrente, ma quella era una specie di audizione per vedere se potevano essere dei suoi possibili clienti oppure no, e comunque erano degli amici, e lui li stava aiutando.
Grazie a quel suo periodo come manager, guadagnò molto più rispetto di quando si limitava a suonare. Il chitarrista racconta anche che, non appena apre Instagram ormai, non trova altro che messaggi su messaggi di persone che vogliono proporsi come nuova band da essere lanciata.

Comunque, grazie al racconto su questa piccola parentesi della sua vita, dopo quindici anni di amicizia Johnny scopre così che il suo amico Zach non si chiama Zachery, ma Michael Zachery. Il chitarrista spiega che probabilmente è una cosa della zona da cui proviene, perché in Tennessee la stragrande maggioranza della gente si fa chiamare con il proprio secondo nome, e non con il primo, anche se non ha idea del perché. Inoltre, solo qualche anno fa la madre di Zach gli ha raccontato che, inizialmente, avrebbero voluto chiamarlo Taylor Dayne, come la famosa cantante.

Il musicista, come tanti ragazzini della sua generazione, è cresciuto guardando la saga Halloween ed è ossessionato dal personaggio di Michael Myers, tanto da avere un tatuaggio dedicato a lui sul polso. Ha anche visitato il set di uno degli ultimi film dedicati a questo assassino immaginario. La ex ragazza di Zach ha interpretato Laurie Strode in due capitoli della saga, tra l’altro.

Zach è un appassionato di scarpe, di Jordan in particolare, un vero e proprio collezionista, tanto che la sua collezione vanta circa settecento paia. Ovviamente, non si è lasciato sfuggire le Air-Jordan con sopra l’immagine di Michael Myers. Questo suo amore deriva dal fatto che è un fan di Michael Jordan e del basketball. Inevitabilmente, Zach e Johnny si ritrovano a parlare del tragico incidente in elicottero avvenuto a gennaio di quest’anno, in cui persero la vita il giocatore Kobe Bryant e una delle sue figlie.
Il chitarrista dice di credere in Dio e tutto il resto, e che d solito, quando qualcuno muore, ci rimane male, ma questa storia l’ha scosso più del solito. Il nostro JC si commuove a questo punto della conversazione, e spiega il post che ha scritto in quell’occasione; non gli piace scrivere nulla online quando qualcuno se ne va, soprattutto se si tratta di persone che non ha mai avuto modo di incontrare, ma per Kobe e sua figlia ha fatto un’eccezione, perché si sentiva in obbligo di mandare le sue condoglianze alla famiglia. Da padre, l’idea stessa di perdere un figlio così lo lascia senza parole.

Come fa spesso quando ha per ospiti altri musicisti, Johnny chiede a Zach come funzioni il processo creativo per gli Shinedown, e il chitarrista inizia a spiegarlo raccontando che Eric Bass (il bassista del gruppo) è una specie di Steve Jobs o Elon Musk, è un genio. Scrive una canzone al giorno, è costantemente al lavoro in questo senso. Perciò, di solito, Eric e Brent lavorano insieme, poi Zach ed Eric, poi di nuovo Eric e Brent ed infine si uniscono al lavoro anche gli altri membri del gruppo. Cominciano più che altro lavorando sui riff, poi sulla melodia.

Riassunto a cura di Rebecca.