Drinks with Johnny – episodio #31 Harvey Guillen

31° episodio di Drinks with Johnny con ospite l’attore Harvey Guillen

Nella trentunesima puntata di Drinks With Johnny, troviamo come ospite il giovane attore Harvey Guillén, famoso per il suo ruolo nella recente serie tv chiamata What We Do In The Shadows.

 

Nonostante i due si vedano solo in videochiamata, hanno deciso di preparare insieme un drink, che hanno chiamato Familiar Sunrise. Eccovi di seguito la ricetta:

  • 6 cl di tequila (Johnny consiglia la Cazadores Reposado)
  • 6 cl di succo d’arancia
  • 6 cl di succo d’arancia rossa
  • Spremere metà lime
  • Shakerare il tutto assieme a del ghiaccio
  • Versare il tutto in un bicchiere alto (come quelli solitamente usati per servire il Tequila Sunrise)
  • Aggiungere una spruzzata di granatina
  • Guarnire con uno spicchio di arancia rossa

 

Dopo aver bevuto il drink – che entrambi hanno reputato eccellente –, Harvey racconta a Johnny di essere nato a Santa Ana, in California, e di essere rimasto nella Orange County fino a circa 4 o 5 anni quando lui e la sua famiglia si sono dovuti trasferire; il padre lavorava con una ditta di costruzioni, e prima si sono spostati solo all’interno della città, poi sono andati a Las Vegas. Da lì in poi, i trasferimenti sono continuati tra il Nevada e la California.

Nella sua famiglia d’origine, Harvey era il più grande (ha due fratelli ed una sorella minori). Tuttavia, quando la madre si risposò con un uomo parecchio più grande, le due famiglie si unirono, e si ritrovò ad essere un figlio di mezzo, dato che il suo patrigno aveva dei figli più grandi di lui.

Per quanto riguarda i suoi studi, inizialmente sarebbe voluto andare alla Southern Utah University ma, quando l’ha visitata, non ha sentito il giusto feeling, come se quello non fosse il posto giusto per lui. Allora ha studiato in California, in una scuola in cui in tre anni ha dovuto darsi parecchio da fare visto che si ritrovava ad esercitarsi dalle 6 del mattino fino alle 10 di sera, studiando tutti gli aspetti del teatro, dal canto alla recitazione. Proprio in virtù dell’impegno che ha investito nel crearsi una carriera, pensa che il talento sia una cosa importante, che serva, ma altrettanto importante è saperci fare qualcosa, sfruttarlo a dovere.

Ultimamente non ha avuto molto tempo libero per via dell’organizzazione di vari impegni di lavoro, ma racconta che, quando ha modo, gli piace molto guardare la serie tv The Real Housewives, anche se le situazioni portate in onda gli paiono essere del tutto fuori dal comune. Johnny dice che quella serie piace molto anche a sua moglie Lacey, e spesso si ritrova a guardarla con lei.

Il 3 maggio scorso è stato il trentesimo compleanno di Harvey e JC domanda all’amico come abbia passato quella giornata, dato che comunque si tratta di una data importante, ma quest’anno – per via del coronavirus – è ovviamente molto difficile festeggiare. L’attore racconta allora che i suoi fratelli e sua sorella hanno preparato per lui un Hawaiian Luau a casa della loro madre è che è stato un bel modo per rivedersi durante il lockdown. Poi hanno fatto un barbecue, mangiato tacos e cibo messicano e bevuto qualche shot di tequila. Per quanto riguarda gli amici, le persone a lui più care l’hanno invitato in un grande parcheggio deserto di fronte ad una struttura su cui era stato attaccato un enorme poster pubblicitario di What We Do In The Shadows. Poi, mantenendo il distanziamento sociale stando ognuno nella propria auto, gli amici hanno fatto una specie di sfilata in macchina e abbassavano il finestrino per parlare ad Harvey. Lui ha trovato che sia stata una cosa molto carina anche perché, come fa notare il nostro bassista, purtroppo questa è la nuova normalità.

Per quanto riguarda il suo ruolo nella serie What We Do In The Shadows, tutto è iniziato in maniera piuttosto particolare: una sera, un’amica di Harvey che vive a New York gli scrisse che era arrivata in città con suo marito ed il loro bambino appena nato e lo invitò a vedersi ad una festa. Harvey era già in pigiama, ma non avrebbe rinunciato a rivedere un’amica che vive così lontano, quindi ha preso parte alla serata. Lì ha incontrato una certa Yvonne, amica della sua amica, che il giorno dopo gli ha mandato un messaggio per chiedergli di prendere parte ai casting per una serie tv del suo fidanzato. I casting sarebbe iniziati di lì a due giorni, ma lui era troppo simpatico secondo Yvonne e voleva che provasse. Quindi il ragazzo ha chiamato il suo agente e gli ha detto che aveva prenotato un provino – quando di solito sono gli agenti a scegliere di prenotare i provini per i loro clienti. Il giorno del casting le cose non sono andate esattamente rose e fiori, anche perché il personaggio da interpretare era parecchio più vecchio di Harvey. Tuttavia, due settimane dopo, il giovane attore ha avuto la notizia: era stato scelto, e di lì a qualche giorno avrebbe dovuto presentarsi sul set per incominciare a girare. Dunque ha chiamato il suo agente, che però si trovava ad un matrimonio alle Hawaii e, nel sentire la lieta novella, credeva di aver capito male, perciò Harvey ha dovuto ripetersi svariate volte prima di essere creduto.

Havey pensa che ciò che renda lo show così speciale sia il fatto che si tratta per un 50% di seguire un copione e per l’altro 50% di improvvisazione; le scene diventano molto reali, perché i personaggi reagiscono come farebbero dei veri esseri umani trovandosi di fronte a dei vampiri. E, su questi ultimi, dice che è indubbiamente divertente il fatto che si sentano superiori alla razza umana in quanto esseri immortali, ma che poi ci siano scene in cui si nota che non sono neppure capaci di lavarsi da soli la biancheria. Johnny concorda, trova che la chiave vincente di questa serie sia proprio lo humor, che lui e sua moglie Lacey apprezzano molto. All’inizio, quando notarono che il cast era diverso da quello del film, non sapevano bene che cosa aspettarsi, ma oggi sono entusiasti di questo show. Comunque, Harvey racconta anche che, a parte nelle scene davvero troppo pericolose, come una in cui vi era una tremenda caduta, non ricorrono molto all’aiuto di controfigure.

I momenti più eccitanti sul set sono stati quelli in cui hanno dovuto lavorare con attori della portata di Mark Hamill (famoso per aver interpretato Luke Skywalker in Star Wars) e Nick Kroll, che hanno fatto le loro apparizioni con dei cameo in alcuni episodi.

Il giovane attore racconta di come nella sua carriera abbia già imparato quanto la tenacia sia fondamentale, perché si è ritrovato in certe situazioni in cui voleva a tutti i costi prendere parti alle audizioni per un certo personaggio che riteneva perfetto per sé, ma gli veniva negata l’opportunità. Quindi, in un caso speciico come questo, dato che non lo volevano alle audizioni ad LA, ha chiamato il suo agente e si è fatto prenotare un posto per un casting a Toronto per lo stesso personaggio. È andato lì, ha fatto il suo provino ed è stato preso. Ci sono anche state situazioni in cui sapeva magari di non essere esattamente la persona perfetta per un certo ruolo, ma ha provato e, alla fine, è stato preso per delle parti create appositamente per lui, direttamente lì sul set. Tutto questo gli ha insegnato che non serve sempre chiedere se si può fare una certa cosa ed attendere che venga dato il permesso, a volte è necessario fare un tentativo e basta, vedere come si evolve la situazione dopo averci messo del proprio.

 

Riassunto a cura di Rebecca.