Heretic e l’eresia al giorno d’oggi

Il termine eresia ad oggi indica una dottrina che devia in qualche modo da una tradizione canonica.
L’accezione negativa deriva dall’avvento del cristianesimo (la parola esisteva già infatti nell’antica Grecia con connotazione neutra, senza alcun giudizio insito) quando si iniziò ad usare questo termine per riferirsi ad alcune correnti sviluppatesi in seno al cristianesimo e ritenute contrarie ai dogmi di tale religione.
Questi movimenti comparvero già nei primissimi tempi che seguirono la nascita del cristianesimo: sappiamo da fonti storiche che gli ebioniti e i nazarei, ad esempio, esistevano già nel I secolo d.C.
Il IV secolo vede nascere da un lato un gran numero di dottrine eretiche, la più nota delle quali è probabilmente l’arianesimo, sviluppatosi ad Alessandria d’Egitto a partire dal 313 d.C.
Dall’altro lato, è questo il secolo in cui la dottrina cristiana viene codificata e regolamentata da una serie di dogmi stabiliti dal Concilio di Nicea allo scopo di unificare i fedeli e dare un ordine al mondo cristiano attraversato da diatribe tra le varie correnti di pensiero.

Con l’avvento del Medioevo non cessarono di nascere movimenti eretici che assunsero proporzioni importanti, come l’iconoclastia; alcuni di essi portarono a vere e proprie secessioni dalla dottrina cattolica.
L’aumentare del potere politico della Chiesa cattolica, scontrandosi con i primi movimenti della plebe nei comuni, portò alla nascita di movimenti ereticali della massima importanza; come quelli che autorizzavano la resistenza imperiale al papato, nelle varie contese; e, molto più importanti, i cosiddetti moti popolari contro la corruzione del clero, con ritorni a forme evangeliche o, molto più frequentemente, catare ed encratistiche o manichee, che avevano traversato in centri dispersi il primo millennio cristiano, e ora rifiorivano in Occidente.

Tristemente famosa è in particolare l’eresia Catara, diffusasi nel sud della Francia nel 12° secolo, che andò incontro prima a scomunica e poi all’annientamento dei suoi seguaci nel sangue con la Crociata degli albigesi.
Appartenendo allo Stato lo ius gladii, la Chiesa deferiva allo Stato chi a suo giudizio era eretico, e il potere civile spesso li condannava a morte, cosicché, oltre che nella legislazione canonica, anche in varie legislazioni civili l’e. era annoverata fra i delitti. Dopo il Mille l’attività repressiva fu affidata all’Inquisizione e ai suoi tribunali.
In particolare, dal 1252 con la bolla Ad extirpanda, Innocenzo IX autorizzò l’uso della tortun e Giovanni XXII estese i poteri dell’Inquisizione nella lotta contro la stregoneria.
Nel mirino dell’Inquisizione medievale rientravano gli eretici, i pagani convertiti al cristianesimo che ricadevano nelle loro precedenti credenze, le persone accusate di stregoneria e gli apostati.
Il processo, a porte chiuse, consisteva semplicemente nella verifica di una denuncia attraverso l’esame delle prove e le testimonianze a carico dell’imputato. Quest’ultimo attendeva nel frattempo in carcere

Honest man in chains.

Per la condanna bastavano due testimonianze concordi a favore dell’accusa.
Il colpevole veniva spesso sottoposto a tortura e aveva la possibilità di abiurare, ovvero tornare in seno all’ortodossia. Se rifiutava o ricadeva in errore, veniva condannato a morte e bruciato vivo

My flesh will feed the demon/ no trial, no case for reason/ Turning witches and saints to ashes.

Si può immaginare quanto un sistema giudiziario tanto approssimativo lasciasse spazio all’isteria collettiva e alle vendette private, le cui vittime furono molto spesso donne. La caccia alle streghe fu infatti un fenomeno molto frequente sia nell’Europa medievale e rinascimentale che nel Nuovo Mondo in età Moderna, e rispondeva al bisogno psicologico collettivo di trovare un capro espiatorio per i problemi sociali e politici dell’epoca.
Uno dei casi più celebri è sicuramente l’episodio di Salem, tutt’oggi molto vivo nella cultura americana, in cui in totale furono processate 144 persone, delle quali 106 erano donne e 38 uomini. 54 confessarono di essere streghe. Le condanne a morte per stregoneria eseguite furono 19 (di cui 19 donne).
Il tutto partì da due adolescenti che vennero identificate come vittime di un maleficio; da lì in poi un’escalation di isteria collettiva portò all’avvicendarsi di accuse e processi a gran parte dei membri della comunità.
La totale assenza di lucidità collettiva si riflette nel testo della canzone:

No trial, no case for reason, mad man define what mad is; rising masses marching to find heretic blood. 

Ad oggi un atteggiamento discriminatorio di questo tipo non è più obbligatoriamente legato alla religione. Anche nei Paesi di tradizione cattolica una persona può abbracciare una religione diversa dal cristianesimo (o nessuna religione affatto) senza per questo esser perseguito penalmente.
In compenso, la nascita di molti movimenti, come la New Age o le Wiccan, che possono ricordare in qualche modo alcuni elementi di quella che un tempo era bollata come stregoneria portano soprattutto le comunità più ristrette e isolate a guardare con occhio di sospetto chi aderisce a questi movimenti.
Quante volte una ragazza vestita di nero con ciondoli spesso ritenuti (frettolosamente) “satanici” viene apostrofata come strega o comunque mal giudicata dagli altri?

– A cura di Bets

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