Gli Avenged Sevenfold si sono sempre dimostrati molto legati alla loro città natale, Huntington Beach, al punto di mostrarci parti di essa nel loro All Excess. Da anni la cittadina è diventata una meta per i fan dei Sevenfold e anche diversi fan italiani hanno avuto il piacere di visitarla e di rendere omaggio a Jimmy.
Con questo spazio diamo voce a tutti gli italiani che hanno vissuto questo viaggio emozionante e vogliono raccontarci qualcosa di più.
Giada & Davide (settembre 2019).
Andare in California e visitare Huntington Beach è qualcosa che ci siamo prefissati per anni e che finalmente siamo riusciti a fare nel settembre del 2019.
Quando Matt e gli altri hanno detto che il posto che preferiscono al mondo è la loro città si intuiva che nascondesse qualcosa di speciale e finalmente abbiamo capito cosa: la pace assoluta.
Huntington Beach è una splendida cittadina sull’oceano pacifico dove l’attività preferita di buona parte della popolazione è fare surf a tutte le ore del giorno e della sera. L’aria che si respira è pazzesca e la cordialità dei cittadini qualcosa che difficilmente si trova nelle nostre zone. Abbiamo passato li diversi giorni e visitato anche i paesi limitrofi, tutti belli ma nessuno davvero magnetico come HB. Il tramonto visto da li è stato uno dei momenti più belli di tutta la nostra vacanza.
Abbiamo avuto modo di visitare tutti quei posti che i ragazzi ci hanno raccontato a parole loro in All Excess e in tante interviste: la loro scuola superiore, il parco cittadino in cui raccontano che andavano a bere birra da ragazzini, il Johnny’s Saloon ritrovo delle loro serate alcoliche, il Ruby’s alla fine del Pier… Ma a tutti quei posti che sanno di storia della band abbiamo aggiunto ovviamente una visita a Jimmy nel suo luogo di riposo (dove abbiamo deciso di portare dei fiori ed un biglietto che spiegasse che erano da parte di tutta la sua famiglia italiana, perché questo siamo), un drink con la incredibile mamma di Johnny ed una parte davvero emozionale nata dall’incontro con i Sullivan nella loro casa in cui abbiamo respirato Jimmy in ogni angolo, dal salotto che abbiamo visto in tante sue foto fino alla sua cameretta.
La ciliegina sulla torta è stato l’incontro con alcuni componenti della crew durante la vacanza, Johnny che è venuto a salutarci e l’ospitata voluta dalla band alla warehouse di A7X World dove ci hanno concesso di prenderci regali a volontà.
Huntington Beach è un posto magico, un piccolo pezzo di paradiso sulla terra che vi consigliamo assolutamente di visitare che siate o meno fan sfegatati di questa band… e se lo siete, beh forse capirete da dove è nata l’ispirazione per alcune delle loro canzoni più belle.
Alberto “Gino” (settembre 2016).
Alex (gennaio 2016).
Mi sembra di essere stato in un mondo parallelo, quando ero la ad Huntington Beach.
Quando mi trovavo la non facevo altro che guardarmi intorno nella speranza di vederli in giro. Mi sono sentito vicino al gruppo nei luoghi che ho visitato ed ho vissuto una strana sensazione, un po’ come se la serenità portasse anche lo sconforto e la tristezza. Sentire e vivere tutti questi anni con la loro musica nelle orecchie ed essere poi così vicino a loro è stato talmente incredibile che mi sembra tutt’ora surreale, anche adesso mi sembra sia stato tutto un sogno. Quando mi sono trovato in spiaggia non ho potuto far a meno di pensare che con un paesaggio così, chi è che non sforna capolavori musicali?
Ho avuto anche modo di visitare il Johnny’s Saloon, il locale che si vede anche in All Excess ed in cui so che la band ha passato molto del suo tempo. Vista la mia giovane età, per evitarci guai, lo staff si è offerto di fare foto e video per me mentre facevo due chiacchere con il proprietario. Sono stati tutti gentilissimi con me. Il proprietario mi ha raccontato che durante l’era di City of Evil la band passava tutte le sere la, poi con gli anni le serate si sono ridotte ma almeno un paio di volte al mese si ritrovano ancora li.
Sono passato anche da Jimmy. È stato bello essere li. Non ho mai avuto la fortuna di vederlo di persona e per questo mi sento mancare un grande pezzo di puzzle nella mia vita con loro.
Ho avuto comunque la fortuna di conoscerli quando Jimmy ancora era con noi e di apprezzare la sua musica quando ancora si divertiva a creare capolavori per noi.
Mattia (febbraio 2016).
In seguito ad un viaggio in California ho avuto modo di visitare fra le varie anche Huntington Beach.
La via principale della città che porta verso la spiaggia è proprio come nei film, tutta palme altissime e negozi su entrambi i lati, gente che passeggia fuori durante qualunque stagione e tanti bei ristoranti in cui mangiare.
Ho deciso di andare in occasione del compleanno di Jimmy e di fargli visita.
Al cimitero, durante la mia permanenza, ho avuto l’occasione di incontrare altri fans dei Sevenfold con cui ho passato un po’ di tempo parlando e conoscendoci.
Mentre scattavo qualche foto l’atmosfera iniziava a cambiare, iniziavo a sentire dal profondo qualcosa di indescrivibile, c’era un aria malinconica ma allo stesso tempo molto serena, oltretutto che anche se non presente fisicamente ero davanti al mio batterista preferito e davanti a colui che mi rende felice o gira la “giornata storta”, quando ascolto i suoi album.
Nel pomeriggio abbiamo visto un’auto avvicinarsi e uno dei ragazzi presenti ha riconosciuto alla guida il padre di Jimmy. Era accompagnato dalla moglie e da due nipoti ma è sceso soltanto lui.
Era molto di fretta ci ha spiegato, e ci ha detto che quello che facciamo per suo figlio è molto importante e di continuare a farlo. Dopodiché ha detto di volerci abbracciare uno ad uno, come avrebbe fatto Jimmy e così ha fatto. È stato molto emozionante! Aveva con sé dei poster di Jimmy della Sabian che ha gentilmente firmato per noi. Ha scattato velocemente qualche foto con noi e subito dopo è tornato verso la macchina.
Avrei voluto dargli una scatola che mi ero portato dietro con una lettera per la band e dei regalini per loro, ma in quel momento vista la fretta e l’emozione non sono riuscito a consegnargliela.
La fortuna ha voluto che poco dopo arrivasse una suora che mi ha chiesto se fossi stato lì per Jimmy, e mentre parlavamo mi ha detto che una delle sue Sorelle è una cugina di Jimmy e che anche lei lo conosceva bene, che aveva un cuore grande e la gente di lì gli voleva tantissimo bene. Dentro di me mi sono detto… Ora è il momento della valigette e quindi gentilmente gli ho spiegato del mio “regalo” per gli A7X e le ho chiesto se avrebbe potuto darlo a questa sua cugina per poi farlo arrivare a loro. Era entusiasta e ha acconsentito lasciandomi anche un recapito per farmi sapere poi l’esito della cosa.
Ero veramente felice in quel momento, sia di essere li con Jimmy e sia per come la mia scatola sia riuscita a partire per la sua destinazione! Prima che andassi via anche io, ho incontrato e fatto due parole anche con una portavoce del fanclub brasiliano della band che aveva portato con se oltre 3000 firme per Jimmy.
Claudia (luglio 2010).
Claudia ha avuto modo di passare un periodo in California nell’estate del 2010 e si è fatta accompagnare a rendere omaggio a Jimmy. All’epoca, Luglio 2010, oltre ad essere una delle utenti più attive del nostro forum ci aiutava spesso con notizie ed altro, ha quindi deciso di portare una rosa ed un biglietto a Jimmy da parte di tutto l’A7X Italia: “We miss you every single day. You were more than just a drummer to us, Jimmy. You still are. foREVer. Claudia and the rest of the A7X Italia.”