5. Firenze 13-06-2024

fans in tour firenze 2024
Video dello show

Scaletta:

  1. Game Over
  2. Mattel
  3. Afterlife
  4. Hail To The King
  5. Buried Alive
  6. Roman Sky
  7. Bat Country
  8. Nobody
  9. Nightmare
  10. A Little Piece Of Heaven
  11. Save Me
  12. Cosmic

 

Sia io che Gloria abbiamo atteso oltre 11 anni di vederli dal vivo; la loro prima volta al Firenze Rocks brucia ancora sulla pelle per noi due che eravamo ancora troppo piccole per viaggiare, ma brucia ancor di più il ricordo di quello che sarebbe potuto essere al Rock The Castle 2022. Eppure, dopo tanta attesa, è finalmente arrivato anche il nostro turno.
Arrivate in fila al mattino presto, ci siamo aggiudicate con i nostri amici i numeri dal 24 al 29, nonostante le speranze di prendere le prime file fossero quasi vane a causa dell’elevata vendita di biglietti di early entry e fast lane.
Eppure, come un fulmine a ciel sereno, l’apertura dei cancelli ha totalmente ribaltato le carte in tavola e come in un sogno ci siamo trovate in transenna, lato Zacky. Ho faticato a realizzare cosa ci stava succedendo per una buona mezz’ora.
Ma ora veniamo ai gruppi di apertura: i Cemetery Sun sono stati personalmente una grande riscoperta, avevo provato ad ascoltarli su Spotify prima del concerto ma non mi erano piaciuti molto, mentre invece dal vivo sono stati davvero gradevoli e bravissimi ad intrattenere.
Bocciati invece i Bob Vylan, ottimi per l’intrattenimento ma musica davvero poco coinvolgente e poco in linea con il resto della lineup per quanto mi riguarda.
Infine, il fiore all’occhiello dei gruppi spalla: i Bowling For Soup. Avevo già aspettative molto alte, ma le hanno soddisfatte tutte: simpatici, coinvolgenti e musica stupenda, finalmente abbiamo sentito dal vivo brani storici come 1985! Poi, la grande attesa e l’ansia crescente, il non conoscere la setlist non ha per nulla reso le cose più facili…
Poi, finalmente, eccoli solcare il palco: come da prassi hanno cominciato con Game Over e Mattel, e nonostante i problemi tecnici riscontrati (i maxi schermi e il background fuori uso fino a Roman Sky) la band era carichissima e il pubblico ancor di più!
Sono poi seguite Afterlife (in cui abbiamo avuto una piccola interazione con Matt), Hail to the King (stavolta sono stati Johnny e Syn a notarci), Buried Alive e Roman Sky.
Quest’ultima era totalmente inaspettata, e ciò ha regalato grande emozione a noi spettatori ma soprattutto a Matt, che si è detto commosso dalla reazione del pubblico; mozzafiato le visuals con il cupolone dietro. È stata poi la volta dei grandi classici: Bat Country, Nightmare, Nobody, A Little Piece of Heaven, Save Me e anche Cosmic in chiusura.
Una setlist totalmente infuocata, non c’è stato un attimo di respiro tra un brano e l’altro e mentre le canzoni della nostra vita si susseguivano l’un l’altra non potevamo fare altro che guardarci in faccia con fare incredulo e cantare abbracciate subito dopo. Nonostante la setlist ridotta mi posso dire più che soddisfatta, era piena di vecchie glorie e sono grata di aver potuto ascoltare brani come Save Me, Buried Alive e A Little Piece of Heaven dal vivo.
Grandi pianti anche con Cosmic sul finale, “until we meet again…” cari Avenged Sevenfold.

Giada Bonizio


Non ho mai avuto l’occasione di assistere ad un live dei Sevenfold prima di questo Firenze Rocks. Per anni ho sognato di poterlo fare, di essere sotto quel palco e vivere la loro musica. Non ero sola in questa avventura, tutto è stato programmato per mesi assieme ad amici fidati che mi hanno accompagnata all’evento.
La mattina del concerto ci siamo recati presso la venue, verso le 6, assieme ad una ventina di persone già presenti prima di noi.
La mattinata in fila passò velocemente, soprattutto grazie alla compagnia gradita, nonostante il meteo non fosse poi così favorevole. All’apertura dei cancelli, passati i controlli e ricevuto il bracciale del PIT, ci siamo messi a correre dritti verso la transenna, un sogno che si realizzava proprio sotto ai nostri occhi.
Passate le 16 si esibisce il primo gruppo, i Cemetery Sun, seguiti dai Bob Vylan e i Bowling For Soup. Questi ultimi erano gli unici artisti a me noti tra i 3 gruppi e la loro esibizione mi ha colpita particolarmente. Il pubblico è stato coinvolto a pieno, l’esibizione è stata leggera e divertente, facendo risaltare ancor di più la loro bravura.
Terminato anche questo atto, soltanto un’ora ci divideva dal vedere i tanto attesi Sevenfold.
La bandiera tricolore da noi preparata giusto per l’occasione era ben esposta sulla transenna ed ha attirato l’attenzione di molti fotografi, nonché dei nostri A7X, dandoci la possibilità di essere notati e interagire con loro in qualche modo.
Ore 21:30, inizia lo show con Game Over, vederli salire su quel palco, per la prima volta sotto i miei occhi, è stata una sensazione travolgente e inspiegabile.
Purtroppo per la prima parte del concerto (da Mattel, fino a Buried Alive), alcuni problemi tecnici hanno impedito il funzionamento dei maxischermi e dei visuals sullo sfondo, ma la band ha continuato ad esibirsi, commossa dalla partecipazione del pubblico.
Seguirono Roman Sky, (pensata appositamente per l’Italia), Bat Country, Nightmare, un’inaspettata A Little Piece Of Heaven, Save Me e Cosmic in chiusura.
Una scaletta di tutto rispetto, di cui sono rimasta enormemente soddisfatta. 90 minuti di totale immersione nella loro musica. Come primo concerto dei Sevenfold a cui assisto, non posso che ritenermi immensamente fortunata. Spero di avere in futuro la possibilità di vederli ancora innumerevoli volte.

Gloria Cristiano


Prima volta in assoluto che vedevo la band dal vivo, fino ad un attimo prima dell’inizio del concerto dentro di me c’erano un vortice di emozioni, non sapevo come avrei reagito nel vedere la mia band preferita che mi ha accompagnato per circa 15 anni.
Finalmente lo spettacolo inizia con Game Over, canzone che a mio avviso dal vivo rende benissimo complice la “coreografia” del nostro Matt mascherato e seduto in una sedia. Si continua con Mattel, pezzo che dal vivo rende benissimo. Con Afterlife il PIT si scatena tra salti e urla che hanno quasi coperto la musica, personalmente mi sono goduto ogni momento in particolare l’assolo. Ho capito subito, non che avessi dubbi, la grande preparazione a livello musicale dei ragazzi, che dal vivo probabilmente rendono anche meglio delle tracce registrate in studio, era chiaro che ognuno di loro si fosse preparato al meglio. Se da un lato i nostri ragazzi stavano dando il meglio che potessero offrirci, bisognerebbe precisare che invece la scenografia non voleva collaborare e purtroppo durante qualche canzone i problemi tecnici non sono mancati. “The show must go on” ha detto Matt, il quale non ha mai perso l’occasione di poter parlare con il pubblico, aspetto che ho apprezzato particolarmente , effettivamente erano tutti visibilmente stupiti della partecipazione del pubblico, non solo cantavamo le parole di ogni canzone ma si cantava anche sulle parti strumentali lasciandoci guidare dai riff e dagli assoli di quei due fuoriclasse che sono Zacky e Syn. In particolare durante l’assolo di Hail To The King e l’intro di Buried Alive, il pubblico italiano ha dimostrato quanto certi pezzi sono amati. Una piacevolissima sorpresa arriva con una canzone di The Stage, album che mi fa impazzire, la band ha suonato Roman Sky solo per noi italiani con un bellissimo discorso di Matt che ha voluto onorare la memoria di Giordano Bruno, filosofo che ha ispirato questa bellissima canzone che tutti hanno cantato con, ancora una volta, un Matt visibilmente grato per l’amore che gli abbiamo trasmesso. Il nostro cantante preferito, per quel che ho sentito, non ha fatto economia di fiato e ha sempre trasmesso energia in tutti i pezzi, dimostrando di saper tenere il palco. Ma non si tratta di un metallaro stereotipato senza cuore, infatti, alla fine di Bat Country si volle assicurare che tutti stessero bene. A conti fatti nonostante il nuovo album non ha riscosso un grande successo, bisogna comunque ammettere che il pubblico non ha certo sdegnato i pezzi eseguiti dal vivo, Nobody l’ho trovata molto coinvolgente. Non poteva mancare Nightmare, ha spiccato secondo me la durezza e la precisione di Brooks, davvero da brividi.
Ma le sorprese non mancano con il finale composto da A Little Piece Of Heaven che ha fatto impazzire veramente tutti, per poi passare a Save Me che per me rappresenta l’apice della loro grandezza artistica, caratterizzata da una scenografia suggestiva e da quei colpi incredibili del basso di Johnny che ne scandiscono l’inizio . Era un festival, dunque sapevamo tutti che la scaletta avrebbe avuto quella lunghezza ridotta, inutile prendersi in giro, ma non mi posso lamentare di un concerto che ha visto come chiusura di quella serata la psichedelica Cosmic che ho ascoltato in religioso silenzio mentre ero totalmente catturato ed in trance tra la bellissima scenografia e la bravura di questi californiani che non ha potuto non emozionarmi.
Sono solito dare punteggi ai concerti che vedo, questo del Firenze Rocks mi ha purificato l’anima nel vero senso della parola, senza timore affermo che lo considero lo show migliore a cui io abbia mai assistito.

Luca Migliorato


13/06/2024 una data che rimarrà scolpita nella mia memoria, aspettavo un live degli Avenged da non so quanto tempo ormai e averci partecipato non mi sembrava reale.
Sono partita dalla Calabria prendendo ogni tipo di mezzo quel giorno per arrivare a Firenze ma arrivata all’ippodromo biglietti alla mano è iniziato il sogno.
Essendo arrivata tardi mi aspettavo di doverli vedere da lontanissimo invece, contro ogni aspettativa, ero vicinissima; sono saliti sul palco prima di loro i Bowling For Soup, una piacevole scoperta. Una band simpaticissima con canzoni molto orecchiabili, non appena hanno finito però è iniziata a salire la mia ansia, ancora non ci credevo, li avrei visti sul serio dal vivo: un sogno che stava per avverarsi.
Da quando hanno messo i piedi su quel palco è stato un susseguirsi di emozioni indescrivibili, un’energia coinvolgente la voce di Matt era un’extrasistole, il tutto incorniciato da delle scenografie pazzesche, sono immensamente grata alla band per quello che ho vissuto in 90 minuti di spettacolo. Il pubblico italiano ha commosso Matt che ha promesso il loro ritorno nel 2025, e io non vedo l’ora di rivivere tutto.
Simona B.