6. Download Festival 16-06-2024

fans in tour download 2024

Scaletta:

  1. Game Over
  2. Mattel
  3. Afterlife
  4. Hail to the King
  5. We Love You
  6. Buried Alive
  7. Fiction
  8. The Stage
  9. Bat Country
  10. Nobody
  11. Nightmare
  12. Unholy Confessions
  13. A Little Piece of Heaven
  14. Save Me
  15. Cosmic

 

Per la terza volta, esattamente 10 anni dalla prima, i nostri Sevenfold hanno l’onore di essere headliner del Download Festival, e per la terza volta decido di non mancare l’occasione e di volare oltre Manica per seguire questo show, spoiler: ne è valsa la pena anche questa volta. Sarà la mia dodicesima volta ad un loro concerto e la voglia di vederli è rimasta quella di tanti anni fa.
È domenica, giorno finale del festival, entro in arena poco dopo pranzo, è stranamente una bella giornata soleggiata, ma purtroppo la pioggia incessante degli ultimi giorni ha ridotto l’arena in un grandissimo ammasso di fango. Poco male, la cosa sembra non disturbare nessuno e qualcuno riesce anche a divertirsi di più.
Passano le ore, riesco a vedere il secret set dei Parkway Drive nel palco più piccolo del festival sotto una tenda (pazzesco ma il download si può permettere di chiamare una band del calibro dei PD e non dirlo a nessuno fino ad un’ora prima dello show), vado nel palco principale per conquistare un buon posto, mi rivedo i simpatici Bowling For Soup, resisto al pogo dei Sum41, ai tanti crowdsurfers dei Limp Bizkit e conquisto un’ottima posizione nelle prime file. Non è stata una resistenza troppo difficile visto che sono due gruppi che adoro, ma comunque un po’ faticosa.
Puntuali alle 21 iniziano i nostri, il colpo d’occhio è meraviglioso: una folla oceanica dietro di me ed un palco pienamente imbastito davanti, sono infatti presenti anche gli schermi laterali sul palco per dare un’immersione completa.
Iniziano con Game Over e Mattel, ma il pubblico, a dir la verità, non parte caldissimo con queste nuove canzoni, si scatena decisamente con Afterlife, ma c’è da dire che i circa 75000 presenti durante la serata non riusciranno mai a raggiungere i decibel raggiunti dai, molto meno numerosi, fan italiani qualche giorno prima a Firenze; quando la band dice che gli italiani sono i più rumorosi del tour non sono parole di circostanza, ve lo assicuro, la differenza è abissale.
Si prosegue con Hail To The King, dedicata a tutti i papà (in Inghilterra era proprio la festa del papà quel giorno) e We Love You, durante la quale Johnny si è messo a lanciare un paio di plettri, uno caduto nella poltiglia di fango di fianco a me, è scontato dire che non mi sono mai lanciato così velocemente e felicemente in mezzo al fango, plettro trovato, raccolto e per due buoni minuti non ho capito nulla dall’emozione, di sicuro non riuscirò ad avere un’approfondita opinione tecnica su questa canzone ma ne è valsa la pena.
In realtà un’opinione tecnica non riuscirei a darla nemmeno per tutto il resto del concerto perché il coinvolgimento emotivo è tanto, da quel che posso dire i ragazzi mi sembrano in forma e veramente leggeri sul palco, i sorrisi e gli scherzi tra di loro sono veramente tanti, come tanti sono i momenti di esaltazione pura, il pubblico è coinvolto e la band interagisce tanto, il palco poi fa il resto, scenografie veramente belle e luci che illuminano bene i ragazzi facendo cogliere ogni sfumatura della loro esibizione e facendo apprezzare quanto si stiano divertendo (a Firenze purtroppo le luci soffuse avevano tolto un po’ la possibilità di vedere bene le loro espressioni facciali).
Continuiamo con Buried Alive e la bellissima e dolorosissima Fiction, un vero colpo al cuore sentirla nuovamente live.
The Stage è ricevuta dal pubblico molto meglio rispetto ad anni fa ed è, secondo me, la prova che anche le nuove canzoni di oggi saranno amate in futuro allo stesso modo, non appena diventeranno più “classiche”.
Si va avanti carichi con Bat Country, Nobody e Nightmare, quest’ultima protagonista di un inaspettato problema tecnico. Siamo ormai sul finire della canzone, ma a metà dell’ultima strofa succede l’impensabile: blackout totale del festival e luci, strumenti, schermi, tutto spento. Poco importa, il pubblico prontissimo non si ferma a cantare e finisce la canzone al posto della band, creando un momento unico e quasi magico, che ha divertito veramente tanto la band dopo lo stupore e l’imbarazzo iniziale. La canzone è chiusa da un Brooks in grande spolvero che improvvisa un finale alternativo, essendo lui l’unico dotato di uno strumento che si sentisse un minimo nonostante l’assenza di amplificatori.
Passano 5 minuti in cui il pubblico si intrattiene da solo cantando i Queen e altre canzoni famose, intanto aleggia in me il pensiero di portare sfiga, essendo il secondo loro concerto in 3 giorni in cui capita un problema tecnico, ma per fortuna è subito risolto e lo show torna al 100% con Unholy Confession, canzone chiusa nuovamente da un assolo di Brooks, questa volta da programma. È veramente bello vedere come il resto della band, durante l’assolo, se ne stia lì sul palco, girati tutti verso di lui, completamente rapiti a guardarlo con sincero interesse ed ammirazione, l’assolo difatti cambia ogni sera e i ragazzi non vogliono perdersene uno.
Matt ringrazia tanto il pubblico inglese, che l’ha sostenuto fin dagli inizi, sottolinea l’importanza del download festival, che è quello da cui gira intorno tutto il resto del tour estivo, ma rispetto a Firenze rimane più cauto e dice di godersi la serata perché potrebbero non tornare nel 2025 per un altro concerto di questo ciclo. Vorrebbero, ma non sono ancora sicuri di riuscire. E noi incrociamo le dita…
Il concerto finisce con l’amatissima A Little Piece of Heaven, la bellissima Save me e l’ipnotica Cosmic, resa veramente magnetica dalla scenografia e le luci.
Che dire, è stata veramente una serata speciale, il festival, pur avendo tantissime band, è veramente riuscito a dare risalto ed importanza ai nostri con scenografie complete e 1e50 di musica, in cui si è passati dalle nuove canzoni ai classici e l’emozione è stata tantissima per tutta la durata dell’esibizione.

Daniele Tarolo

Fans in Tour: Download Festival, Donington16-06-2024
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